Moody's boccia il rating della Germania: Anche i grandi piangono

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MILANO, 24 LUGLIO 2012- Dopo il giudizio espresso da Moody's che ha bocciato il rating della Germania, annunciando un outlook negativo, pur non declassandola, viene spontaneo dire che, prima o poi, anche i grandi piangono. Così, nemmeno Berlino è più, sempre secondo il giudizio dell'agenzia di rating (sulla cui attendibilità rimane sempre qualche ombra di scetticismo). Ad indurre Moody's, ad agire in tal senso, i costi che il salvataggio dell'euro stanno gravando sulla Germania. .

Per il ministro Schaeuble, "Il giudizio di Moody's è unilaterale e ingiusto. La Germania resta l'ancora di stabilità dell'Unione europea, i suoi dati fondamentali sono solidi, solido è anche il suo settore bancario". Schaeuble ha, poi, aggiunto, "Tratteremo con i partner europei per trovare al più presto un'uscita dalla crisi. Poco prima era arrivato un avvertimento dal presidente americano Barack Obama: l'Europa, ha detto tramite i suoi portavoce, deve tradurre in pratica gli impegni assunti al recente vertice delle massime potenze mondiali per stabilizzare la situazione economica complessiva, seguiamo attentamente la situazione". [MORE]

Nella nota, Moody's evidenzia che, "Sulle prospettive di un mantenimento del rating massimo (AAA) per Germania, Olanda e Lussemburgo pesa innanzitutto la crescente incertezza sulla crisi del debito nell'eurozona, l'attuale quadro politico, la sempre più probabile uscita della Grecia dall'euro che avrebbe un impatto negativo anche per Spagna e Italia. Che Atene esca dall'euro come molti in Germania auspicano (la cancelliera secondo la Sueddeutsche Zeitung ritiene impensabili altri aiuti) o che vi resti come la Commissione europea chiede contestando i tedeschi, c'è sempre più probabilità che sia necessario più sostegno finanziario all'eurozona, e il peso cadrebbe sui paesi più forti a massimo rating, quindi la Germania in primo luogo, sempre che si voglia mantenere in vita l'area dell'euro nella sua attuale forma, cioè con i membri attuali".

Tutto ciò si sta già facendo sentire sui mercati finanziari, alimentando, ulteriomente, le incertezze e il nervosismo: a Piazza Affari, maglia nera tra le consorelle europee, il Ftse Mib viaggia intorno a quota 12.614 (-0,72%), All Share 13.665. Male anche le altre Borse europee: a Madrid Ibex -1,33%; a Lisbona Psi 20 -0,32%; a Francoforte Dax -0,23%; a Parigi Cac -0,24%; a Londra Ftse -0,11%; ad Amsterdam Aex -0,02%; a Zurigo Smi a 6.177 punti (-0,08%). l momento, lo spread tra Btp e bund tedeschi a dieci anni, che ha aperto a 514,91 punti, è tornato a salire superando, al momento, i 520 punti base, portandosi ora a 522,06 punti.

 

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Scritto da Rosy Merola

Giornalista di InfoOggi

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