Addio Ornella Vanoni: una leggenda senza tempo della musica italiana
L’Italia saluta una delle voci più iconiche e libere della sua storia artistica
La morte di Ornella Vanoni, avvenuta a 91 anni, chiude una pagina irripetibile della cultura italiana. Un’artista che non è stata soltanto una cantante, ma una donna simbolo di libertà, eleganza, ironia e autenticità. Negli ultimi anni era tornata al centro dell’attenzione anche grazie alla sua presenza fissa a Che tempo che fa, dove il pubblico aveva riscoperto — o scoperto per la prima volta — la sua intelligenza brillante, la spontaneità e quella cifra umana che l’ha resa amata da ogni generazione.
Una carriera lunga quasi 70 anni
La carriera di Ornella Vanoni è un viaggio unico nella storia dello spettacolo italiano: settanta anni di musica, teatro, incontri, scandali, rivoluzioni culturali e creatività fuori dagli schemi.
Il suo mito non nasce da una figura distante o idealizzata, ma dalla capacità di attraversare epoche e linguaggi restando sempre se stessa: diretta, ironica, elegante e imprevedibile.
Non sorprende che fino all’ultimo sia stata una presenza ricercata in televisione e nei media: i suoi racconti, la sua schiettezza e la sua totale indifferenza verso il politicamente corretto la rendevano una voce rara e libera, capace di catturare emozioni e attenzione.
Le origini: dalle “canzoni della mala” allo scandalo culturale
Nata nella Milano borghese, Vanoni esordisce a vent’anni al Piccolo Teatro sotto la guida di Giorgio Strehler, con cui intreccerà anche una relazione sentimentale destinata a far parlare l’Italia benpensante.
Proprio in quel contesto nasce il primo capitolo della sua leggenda: "Le canzoni della Mala", un repertorio costruito con la complicità di talenti come Dario Fo, Fiorenzo Carpi, Fausto Amodei e Gino Negri.
Brani come "Ma mi" e "Le mantellate" diventano capolavori destinati a influenzare la storia della canzone italiana.
La storia d’amore con Gino Paoli e la consacrazione
Dopo il Piccolo Teatro, arriva il periodo dei cantautori genovesi. L’incontro — artistico e sentimentale — con Gino Paoli dà vita a una delle pagine più poetiche della musica italiana.
Da questo periodo nasce "Senza fine", una delle canzoni italiane più note e amate nel mondo.
Il loro legame, oltre la relazione, durerà una vita e riapparirà in numerosi concerti condivisi, diventati veri spettacoli di complicità, provocazione e talento.
Un repertorio internazionale e una voce inconfondibile
La grandezza di Ornella Vanoni risiede anche nella sua versatilità artistica: jazz, bossa nova, chanson francese, pop, cantautorato.
Dal successo de "L'appuntamento", alle interpretazioni di Edith Piaf con "L’albergo a ore", fino al sodalizio con Vinicius de Moraes e Toquinho con l’album iconico La voglia, la pazzia, l’incoscienza e l’allegria, la sua carriera è un ponte continuo tra musica italiana e influenze internazionali.
Negli anni ’80 pubblica Ornella &, un disco registrato a New York con artisti come Gil Evans, Herbie Hancock, George Benson, Ron Carter e i fratelli Brecker: un progetto visionario, ancora oggi considerato un gioiello della discografia italiana.
Premi, riconoscimenti e un finale da protagonista
Ornella Vanoni è stata la prima donna a vincere il Premio Tenco come miglior cantautore, riconoscimento che sottolinea non solo la sua voce ma anche la sua scrittura.
Nemmeno negli ultimi anni ha smesso di creare:
- a 90 anni incide Ti voglio con Elodie e Ditonellapiaga
- pubblica Diverse con BMG
- scrive con Pacifico il libro Vincente o perdente, più diario emotivo che autobiografia.
Una vitalità rara, rimasta intatta fino agli ultimi istanti della sua vita, quando si è spenta nella sua amata casa di Milano.
L’eredità di Ornella Vanoni
La sua storia non è solo discografia: è un modo di essere artista.
Ornella Vanoni ha insegnato che si può invecchiare senza rinunciare alla libertà e alla bellezza del proprio carattere, evitando di diventare solo un monumento sterile alla memoria.
La sua eredità vive in:
- una voce irripetibile
- una carriera senza confini
- una personalità capace di rompere convenzioni e imposizioni
- un repertorio che appartiene alla memoria collettiva italiana
Addio Ornella.
La tua musica, la tua ironia e la tua libertà rimarranno senza fine.