REGGIO CALABRIA, 07 MARZO 2012 - (PRIMA PARTE) Matteo Armellini è l’ultimo nome da aggiungere alla lista impietosa delle vittime del lavoro. Matteo, 31 anni, era un operaio di Roma che intorno alle due di mattina di lunedì 5 Marzo ha perso la vita, mentre lavorava per allestire il palco per il concerto di Laura Pausini al Palacalafiore di Reggio Calabria. Altre due persone sono rimaste ferite a causa del cedimento della struttura che avrebbe dovuto sostenere il palco. Un crollo che non trova spiegazioni, che ha travolto tre operai: la struttura è stata posta sotto sequestro, ancora non sono chiare le cause del cedimento. La Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha aperto un'inchiesta, i vigili del fuoco dopo la fase del soccorso hanno iniziato i rilievi per stabilire la dinamica e le cause dell'incidente; sul posto è intervenuta anche la polizia scientifica. Bisogna capire se il crollo sia da imputare al parquet del Palazzetto dello Sport che non avrebbe retto il peso del palco, o ad un errore di progettazione della struttura, oppure ad un errore nel montaggio della struttura.[MORE]
Paolo Tramonti, segretario regionale della Cisl Calabria, ha dichiarato a proposito dell’ennesima morte bianca: "Si verifica quello che abbiamo sempre temuto: il sindacato ha sempre sollecitato l'importanza dei controlli sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, non solo per ridurre i rischi, ma per prevenirli. In Calabria si deve prestare molta attenzione, perché i cantieri sono luoghi di lavoro a rischio di per sé, ma il dilagare del lavoro nero e del sommerso li rende ancora più pericolos". Il segretario regionale Cisl con delega al settore industria ed edilizia, Domenico Zannino, viene raggiunto dalla notizia mentre è in Toscana, presso un centro studi. "Sono sconcertato: si devono prendere delle misure per rendere più sicuro il lavoro in particolare nei cantieri di attività temporanee, come quelle di allestimento dei palchi". Matteo Armellini era impegnato a fissare le illuminazioni insieme ad alcuni colleghi quando la struttura, crollando, lo ha colpito, uccidendolo sul colpo. La triste notizia dilaga nei socialnetwork, segue quella della morte di Francesco Pinna, avvenuta lo scorso Dicembre a seguito del crollo del palco in allestimento a Trieste per il concerto di Jovanotti.
La cantante Laura Pausini scrive su Facebook: "Matteo era un rigger, un tecnico esperto, un ragazzo giovane, forte, riservato, gentile e sempre attento a far sì che il suo ed il nostro lavoro fosse il migliore di tutti. Vivere insieme viaggiando è bellissimo e complicato, piano piano diventiamo amici, complici e poi quasi una vera famiglia. Sono vicina alla sua famiglia e alla sua fidanzata con tutto il mio cuore. Il nostro lutto è totale. E devastante". Uno dei due operai rimasti feriti ha riportato fratture in varie parti del corpo. È stato ricoverato negli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria con una prognosi di 30 giorni. Meno grave, invece, l'altro operaio, che ha riportato lievi contusioni ed escoriazioni. La struttura è quella del palco di media grandezza che viene trasportata su una quindicina di Tir. Una struttura già utilizzata in altre occasioni e che non aveva mai dato problemi. Se il palco fosse crollato durante il concerto ci sarebbe stata una strage.
La Cisl chiede di intensificare controlli e vigilanza. "È triste - ha scritto su Twitter, Raffaele Bonanni - che ancora una volta la preparazione di un concerto porti alla morte dei lavoratori. Basta omicidi nel lavoro. Prima la sicurezza". "Di fronte all'ennesima tragica vittima sul lavoro, un'altra, a distanza di solo qualche mese dopo quella di Trieste, riferita all'allestimento di un palco per uno spettacolo musicale - commenta Fulvio Giacomassi, segretario confederale Cisl -. Rinnoviamo insieme al cordoglio alla famiglia, l'invito agli enti preposti ad intensificare i controlli e la vigilanza". "In particolare - continua Giacomassi - bisogna operare preventivamente nella valutaziopne dei rischi, sulla formazione delle persone adibite e soprattutto sui ritmi e sugli orari di lavoro, evitando quello notturno per queste attività". "Inoltre - conclude Giacomassi - riteniamo che il sistema della sicurezza vada sempre più strutturato con la cooperazione di tutti i soggetti, stabilendone l'esatta responsabilità sociale ed evitando, come sta avvenendo in questi giorni, che nei processi di semplificazione legislativa in discussione alla Camera si snaturi lo spirito e l'azione vigente in materia di salute e sicurezza". (segue...)
Caterina Stabile
(foto da: www.ilritaglio.it )