Msf, copertura globale vaccini solo se più fornitori in campo. Approvazione Fda non sufficiente per risolvere pandemia
ROMA, 08 DIC - Mentre la Food and Drug Administration (FDA) si riunisce oggi per discutere l'autorizzazione all'uso di emergenza dei candidati vaccini contro il Covid-19 Pfizer/BioNTech e Moderna, Medici Senza Frontiere (MSF) avverte che l'eventuale approvazione del vaccino contro il Covid-19 non sarà sufficiente per risolvere la pandemia globale a meno che le aziende non intraprendano misure urgenti per aumentare la cooperazione con altri produttori e vendere i vaccini al prezzo di costo.
Ciò significherà condividere tutta la proprietà intellettuale necessaria, le tecnologie, i dati e il know-how, in modo che quante più aziende possibile possano produrre questi vaccini salvavita e renderli accessibili a tutto il mondo. "Mentre il mondo aspetta con il fiato sospeso la possibile approvazione di questi vaccini contro il Covid-19, non è ancora il momento di festeggiare", dichiara Stella Egidi, referente medico di MSF. "In questo momento, siamo in una situazione in cui buona parte del numero limitato di prime dosi è già stata prenotata da una manciata di paesi come gli Stati Uniti e il Regno Unito, nonché l'UE, lasciando molto poco alla restante popolazione mondiale.
Quello che vogliamo veramente vedere è una rapida espansione dell'offerta globale. In concreto, più vaccini disponibili e priorità assegnate in base ai criteri di salute pubblica dell'OMS, non alla capacità di spesa di un paese". I limiti alla capacità produttiva del vaccino, rileva Msf in una nota, "sono di fatto il risultato del monopolio imposto dalle aziende farmaceutiche. Moderna è stata l'unica azienda a impegnarsi a non far valere i propri brevetti durante la pandemia. Per rendere questa promessa più significativa però, Moderna dovrebbe anche condividere tutta la proprietà intellettuale, le tecnologie, i dati e il know-how, in modo che altri produttori possano aumentare la produzione di questi vaccini potenzialmente salvavita.
Pfizer/BioNTech non ha indicato alcun piano per concedere in licenza o trasferire le proprie tecnologie protette da proprietà intellettuale. Inoltre, per aumentare la capacità di produzione e l'offerta globale, Pfizer/BioNTech dovrebbe perseguire licenze aperte e impegnarsi in trasferimenti tecnologici completi ad altri produttori di vaccini".
Al contrario di altre aziende che hanno promesso di vendere il vaccino Covid-19 a prezzi 'no profit' durante la pandemia, "come AstraZeneca - sottolinea Msf - Pfizer e Moderna hanno dichiarato che non venderanno il vaccino contro il Covid-19 a prezzo di costo". Moderna, prosegue Msf, "ha ricevuto circa 2,5 miliardi di dollari di fondi pubblici dal governo statunitense ed ha proposto un prezzo di 50-74 dollari a persona (per le due dosi necessarie) per i paesi ad alto reddito, inclusi gli Stati Uniti, uno dei prezzi più alti tra i potenziali vaccini contro il Covid-19 finora citati. Non è chiaro, quindi, quanto vogliano far pagare ai paesi a basso e medio reddito.
Lo sviluppo del candidato vaccino Pfizer è stato finanziato da circa 443 milioni di dollari stanziati dal governo tedesco attraverso l'azienda partner BioNTech e un prestito di oltre 118 milioni di dollari dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI). Secondo quanto riferito, Pfizer punta a un prezzo di 40 dollari a persona (per le due dosi necessarie)". "In un momento di importanti progressi che fanno sperare per il meglio, è scoraggiante vedere le aziende farmaceutiche nascondere informazioni essenziali per garantire prezzi ragionevoli e l'accesso al vaccino", dichiara Silvia Mancini, epidemiologa di MSF.
"Nascondendo informazioni essenziali come i costi di ricerca e sviluppo, dei test clinici e di produzione, i governi e le aziende farmaceutiche si stanno sottraendo alla loro responsabilità nei confronti dei contribuenti e degli enti pubblici che hanno finanziato lo sviluppo di questi vaccini e che li compreranno.
Abbiamo il diritto di sapere. Senza trasparenza, la società civile non può stimare un giusto prezzo e i governi non possono negoziare per prezzi più bassi basati sul costo reale. Pfizer e Moderna - conclude Mancini - dovrebbero assumersi le loro responsabilità e rendere i dati pubblici. Nessuna azienda dovrebbe trarre profitto da questa pandemia".