NAPOLI, 14 GENNAIO - Sparatoria a San Giorgio a Cremano, nel napoletano. Due killer in sella ad una motocicletta hanno prima freddato a colpi di pistola il titolare di un circolo ricreativo, Luigi Formicola, già noto alle forze dell’ordine per racket, e poi hanno ucciso anche un innocente, Vincenzo Liguori di 57 anni, proprietario dell’autofficina attigua al locale del vero bersaglio.[MORE]
Il duplice omicidio si è consumato ieri sera. Sul luogo del delitto, oltre ai carabinieri del Comando provinciale, diretto dal colonnello Mario Cinque, è accorsa anche la stampa. Fra i vari giornalisti presenti c’era anche la figlia del Liguori, collaboratrice de “Il Mattino”, che ha appreso nel peggiore dei modi l’atroce notizia.
I Carabinieri, dopo aver provveduto all’identificazione delle vittime, hanno eseguito i rilievi del caso. Semplice la dinamica dell’imboscata. I sicari avrebbero inseguito il Formicola che scappava, raggiungendolo proprio davanti l’ingresso dell’officina. Lì avrebbero sparato all’impazzata quindici colpi, uno dei quali, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe raggiunto il meccanico che lavorava all’interno. Morte immediata per entrambi gli uomini.
Meno probabile, ma non da scartare, la teoria secondo la quale anche il Liguori sarebbe stato giustiziato perché testimone scomodo dell’omicidio.
Nonostante l’ora, le 19.30, e la centralità dei luoghi dove si sono svolti i fatti, pare che nessuno vi abbia assistito. Non è stato, quindi, semplice ricomporre l’accaduto.
Difficile per gli inquirenti capire anche il motivo di tanto accanimento contro il Formicola che sembrerebbe estraneo agli affari dei clan della zona. Al vaglio degli investigatori dell’Arma la vita dell’uomo che potrebbe fornire utili informazioni sull’agguato.