Napoli, il 10 maggio in scena al Teatro Augusteo "FILUMENA MARTURANO"
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Napoli, il 10 maggio in scena al Teatro Augusteo "FILUMENA MARTURANO"

lunedì 8 maggio, 2017

[Riceviamo e pubblichiamo]

NAPOLI, 08 MAGGIO - La VIII Edizione della Rassegna di Teatro Amatoriale prosegue al Teatro Augusteo di Napoli con la compagnia Scacciapensieri, che porterà in scena lo spettacolo in tre atti “Filumena Marturano” di Eduardo De Filippo mercoledì 10 maggio alle ore 21:00. Ingresso gratuito per gli abbonati, fino a esaurimento posti. [MORE]

La compagnia Scacciapensieri nasce nei primi anni ’90 da un gruppo di amici con la passione per il teatro, calcando i palchi delle parrocchie partenopee per scopi benefici. Da allora, il teatro classico napoletano è stato ampiamente rappresentato attraverso la messa in scena delle opere di Eduardo, Peppino De Filippo, Scarpetta, Petito, Viviani, Di Giacomo e tanti altri.
Il motto della compagnia è: “La nostra unica ricompensa è l’applauso del nostro pubblico”.

Interpreti e personaggi dello spettacolo:

Fausta Abate è Filumena Marturano, Silvio Monetti è Domenico Soriano, Luigi Esposito è Alfredo Amoruso, Susy Nasti è Rosalia Solimene, Roberta Scognamiglio è Diana, Lidia Nasti è la cameriera Lucia, Davide Schioppa è lo studente Umberto, Alessandro Cottone è il commerciante Riccardo, Gino Diomaiuti è l’idraulico Michele, Roberto Boccalatte è l’Avvocato Nocella, Patrizia Giannetti è la sarta Teresina, Franco Quagliariello è il primo garzone, Ernesto Micieli è il secondo garzone.

Cast tecnico:

La regia è di Silvio Monetti; le scene sono di Massimo Malavolta; le luci di Massimo Nasti; costumi e trucco a cura della compagnia Scacciapensieri; collaborazione musicale con Andrea Tondini; la rammentatrice è Alessia Casalta; l’organizzazione è di Roberto Boccalatte.

Sinossi di “Filumena Marturano”

Scritta da Eduardo nel 1946, in soli dodici giorni. L’opera nasce per manifestare il suo dissenso nei confronti della scelta fatta dal padre. Non a caso alla fine del terzo atto Domenico Soriano, interpretato da Eduardo stesso, decide di sposare Filumena e di riconoscere i figli, che sono tre, così come erano Peppino, Titina ed Eduardo. Un altro aspetto fondamentale dell’opera è il ruolo assegnato alla donna, che non vuole distruggere, ma al contrario è animata dal forte desiderio di unire, creare una famiglia. E pur di farlo è pronta a tutto, anche a inscenare la propria morte, a mentire all’uomo che ama. Ma come in tante altre commedie di Eduardo, a prescindere da marito o moglie, a vincere è sempre il ceto popolare. Il ricco Domenico Soriano infatti, alla fine si piega alla volontà di Filumena, una plebea dai trascorsi difficili.

Teatro Augusteo
Marco Calafiore


Autore
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