Nave Diciotti attracca a Catania. Salvini ferma lo sbarco
Politica Sicilia

Nave Diciotti attracca a Catania. Salvini ferma lo sbarco

martedì 21 agosto, 2018

CATANIA, 21 AGOSTO - Il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha fermato lo sbarco dei 177 migranti giunti a bordo della nave Diciotti, attraccata ieri alle 23:30 nel porto di Catania. [MORE]

Da quanto si apprende da fonti vicine al Viminale, il Ministro non darà l’autorizzazione allo sbarco finché non si avrà la certezza che i migranti verranno suddivisi tra i 27 paesi dell’Ue.

Secondo Salvini sull’accoglienza l’Unione Europea “non c’è”, infatti dei 450 migranti sbarcati a Luglio a Pozzallo "solo la Francia ha mantenuto l'impegno, accogliendone 47 sui 50 promessi". "La Germania aveva accettato di accoglierne 50: ne ha presi zero. Il Portogallo aveva accettato di accoglierne 50: ne ha presi zero. La Spagna aveva accettato di accoglierne 50: ne ha presi zero. L'Irlanda aveva accettato di accoglierne 20: ne ha presi zero. Malta aveva accettato di accoglierne 50: ne ha presi zero". "Sostanzialmente, tutti cercano di guadagnare tempo. Imponendo all'Italia i costi per i trasferimenti (500 euro a persona). In tutto questo, siamo in attesa di capire se l'Europa così solerte nel sanzionare e bacchettare il nostro Paese, si degnerà di aprire un'inchiesta nei confronti de La Valletta, dopo i racconti di alcuni immigrati trasportati a Lampedusa e che hanno raccontato di essere stati intercettati dai maltesi, indirizzati e accompagnati verso l'Italia e poi abbandonati in mezzo al mare e in condizioni di pericolo".

La Commisione Europea, tramite il portavoce Alexander Winterstein, ha risposto al Ministro italiano assicurado che "gli sforzi per trovare una soluzione che consenta lo sbarco e la ridistribuzione dei migranti presenti a bordo della Diciotti sono in corso" e che si sta lavorando per "trovare una soluzione per questa questione concreta".

A bordo della nave ci sono, ormai da cinque giorni, 177 migranti di cui 28, secondo Save the Children, sarebbero minorenni non accompagnati. Carlotta Sami, portavoce dell’Unhcr, afferma che i migranti a bordo della nave "hanno subito abusi, torture, sono vittime di tratta e traffico di esseri umani. Hanno bisogno urgente di ricevere assistenza e diritto a chiedere asilo. Un diritto fondamentale, non un crimine".

A Catania, in questo momento, il personale della Guardia Costiera sta fornendo assistenza ai migranti.

Sollecitazioni all’interveto dell’Ue arrivano sia dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, sia dal Ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi.

Toninelli ieri su twitter aveva scritto: "La nave Diciotti attraccherà a Catania. I valorosi uomini della guardia costiera hanno compiuto il proprio dovere salvando vite umane ad appena 17 miglia da Lampedusa. Ora l'Europa faccia in fretta la propria parte".

In una nota del Ministero degli Esteri di due giorni fa si può leggere: "Con riferimento alla vicenda della nave “Diciotti”, attualmente al largo dell’sola di Lampedusa con a bordo 177 persone, soccorse su un barcone in avaria a seguito di una chiamata di emergenza da bordo, la Farnesina ha ufficialmente e formalmente investito della questione la Commissione europea, affinché provveda a individuare una soluzione in linea con i principi di condivisione tra gli Stati membri dell’Unione Europea, concordati al Consiglio Europeo di giugno 2018, con riferimento ai flussi migratori. In coerenza con le dette conclusioni del Consiglio Europeo, il Governo italiano ritiene indispensabile che la Commissione assuma direttamente l’iniziativa, vocata a individuare i Paesi UE disponibili ad accogliere, per effettuare i necessari controlli, le persone salvate in mare. "Un’azione decisa da parte delle Istituzioni europee, che l’Italia naturalmente sostiene appieno" ricorda il Ministro Enzo Moavero Milanesi "può consentire di superare in modo ordinato e sistemico le difficoltà e rendere strutturale l'approccio di condivisione degli oneri, peraltro già applicato più volte, negli ultimi due mesi, sulla base di intese ad hoc fra gli stessi Stati.""

Nel frattempo la procurura di Agrigento ha comunicato, tramite il procuratore Luigi Patronaggio, che "nel rigoroso ambito della propria giurisdizione e competenza, ha avviato una indagine volta a conoscere il tentativo di ingresso di 190 immigrati extracomunitari avvenuto il 16 agosto al largo dell'isola di Lampedusa, tratti in salvo dalla motonave "Diciotti" e ad oggi ancora ospitati sulla medesima motonave della Guardia Costiera. Detta indagine affidata alla Capitaneria di Porto di Porto Empedocle e alla Squadra Mobile di Agrigento, oltre ad individuare scafisti e soggetti dediti al favoreggiamento della immigrazione clandestina, tende altresì a conoscere le condizioni dei 177 migranti superstiti a bordo della predetta unità navale militare".

Secondo le prime ricostruzioni, i migranti che ora si trovano a bordo della Diciotti, sarebbero stati soccorsi da una nave di “notevoli dimensioni” e da due gommoni con a bordo personale maltese. I maltesi li avrebbero subito avvisati che non li avrebero portati a Malta, ma avrebbero semplicemente indicato loro la rotta per l’Italia. Dopo aver appreso che i migranti non avevano un dispositivo di navigazione satellitare, li avrebbero prima scortati verso Lampedusa e, 24 ore dopo, avrebbero invertito la rotta abbandonandoli su una imbarcazione che, anche per colpa delle condizioni meteorologiche aveva imbarcato acqua. Due ore dopo è giunta sul posto la nave Diciotti che li ha presi a bordo. Tutto ciò emerge dalle testimonianze di otto migranti che, avendo bisogno di cure mediche, sono stati trasportati a Lampedusa e a Porto Empedocle, dove sono anche stati interrogati dalla polizia e dalla guardia costiera.

Fonte immagine: gds.it

Fabio Di Paolo


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