'Ndrangheta: nuovo colpo a clan "Faida boschi", 10 arresti

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Catanzaro, 4 ottobre 2012 - Un duplice omicidio, quello dei fratelli Vincenzo e Giuseppe Loielo, avvenuto nel 2002, ma anche un imponente traffico di sostanze stupefacenti che interessava Calabria, Puglia e Campania. Sono queste le contestazioni mosse, a vario titolo, nei confronti di dieci persone coinvolte in un'operazione della squadra Mobile di Catanzaro che ha notificato oggi le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip distrettuale del tribunale di Catanzaro.

Al centro dell'inchiesta, denominata "Light in the woods 2", il sodalizio criminale guidato da Bruno Emanuele, coinvolto in quella che e' stata definita la "Faida dei boschi" che ha interessato i territori delle Serre a cavallo tra le province di Vibo Valentia e Catanzaro. Le indagini seguono quelle gia' avviate con la prima operazione dello scorso mese di gennaio, a cui era stato dato lo stesso nome, che aveva portato in carcere trenta persone. I nuovi elementi raccolti, pero', hanno permesso di completare il quadro, anche grazie alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Antonio Forastefano, che ha permesso di chiarire i contorni del duplice omicidio Loielo, gia' contestato in passato a Bruno Emanuele. Per quanto riguarda il traffico di droga, invece, il periodo interessato dall'attivita' della Mobile e' compreso tra il 2001 e il 2003, quando la droga sarebbe arrivata dall'Albania e dall'Olanda, con il gruppo criminale capace di espandere i propri interessi dello spaccio anche fuori dalla regione. Alle persone interessate dal provvedimento cautelare e' stato anche contestata l'associazione per delinquere, grazie anche ai sequestri di droga effettuati negli anni.[MORE]

Si tratta, in particolare, di 540 chilogrammi di marijuana sequestrati a Brindisi nel 2003 a Franco Ida'; 105 chilogrammi dello stesso stupefacente individuati ad aprile del 2003, ad Aversa (Caserta), a Bruno Emanuele; il sequestro di 1.200 piante di marijuana avvenuto nello stesso anno, a Pizzoni, nel vibonese, a carico di Gaetano Emanuele. Per quanto concerne il duplice omicidio Loielo, il concorso e' stato contestato a Gaetano Emanuele, Franco Ida' e Vincenzo Bartone, mentre per il reato di esecutore materiale era stato arrestato, il 25 maggio 2011, Bruno Emanuele. Il primo troncone delle indagini, concluso con gli arresti dello scorso mese di gennaio, aveva permesso di fare luce su una presunta associazione per delinquere facente capo al locale di 'ndrangheta "Ariola di Gerocarne", in provincia di Vibo Valentia, muovendo le contestazioni, a vario titolo, di omicidio, tentato omicidio, danneggiamento, estorsioni, in materia di armi ed esplosivi, turbativa di pubblici incanti e voto di scambio. Quest'ultimo reato era riferito alle elezioni amministrative del Comune di Gerocarne che si erano tenute nel 2005.

ECCO GLI ARRESTATI
Sono dieci le persone raggiunte dall'ordinanza di custodia cautelare in carcere nell'ambito dell'operazione della squadra Mobile di Catanzaro, guidata da Rodolfo Ruperti. Si tratta di Bruno Emanuele, 40 anni, di Vibo Valentia; Gaetano Emanuele, 37, di Vibo Valentia; Franco Ida', 47, di Sorianello; Vincenzo Bartone, 44, di Sorianello; Pasquale De Masi, 31, nato a Roma; Angelo Maiolo, 28, di Vibo Valentia; Piero Sabatino, 30, di Vibo Valentia; Domenico Monardo, 39, di Vibo Valentia; Giuseppe De Masi, 30, di Vibo Valentia; Damiano Zaffino, 43, di Soriano Calabro.


I provvedimenti cautelari sono stati notificati in carcere, tranne quelli di De Masi e Zaffino, che erano gli unici due in liberta'. A tutti e' contestato il reato di associazione mafiosa e traffico illegale di sostanze stupefacenti, mentre per il duplice omicidio Loielo, sono interessati, in concorso, Gaetano Emanuele, Franco Ida' e Vincenzo Bartone, oltre a Bruno Emanuele.

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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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