'Ndrangheta: Operazione carabinieri Calabria, Lombardia e Sardegna , 41 fermi

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REGGIO CALABRIA 3 NOVEMBRE - Operazione dei Carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria a Roma, Milano, Vibo Valentia, Pavia, Varese, Como, Monza-Brianza e Cagliari che hanno dato esecuzione ad un provvedimento di fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, nei confronti di 41 indagati appartenenti, a vario titolo, alla 'ndrangheta. In particolare, si tratterebbe di persone legate alla cosca Locale di Laureana di Borrello, formata dalle famiglie "Ferrentino-Chindamo" e "Lamari", operante nel comune di Laureana di Borrello e comuni limitrofi con ramificazioni in tutta la provincia reggina ed in altre province. [MORE]

I 41 fermati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, porto e detenzione di armi da guerra e comuni da sparo, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope, estorsione, danneggiamenti, lesioni personali gravi, frode sportiva, intestazione fittizia di beni e incendio, con l'aggravante del metodo mafioso. 


Le indagini avviate dalla Compagnia di Gioia Tauro dal giugno 2014, si sono avvalse anche di alcuni collaboratori di giustizia. In questo modo e' stato possibile ricostruire gli assetti dell'organizzazione criminale e di accertare l'appartenenza degli indagati, anche con ruoli di vertice, alle cosche "Ferrentino-Chindamo" e "Lamari" come articolazioni autonome dell'associazione per delinquere di tipo 'ndranghetistico nota come Locale di Laureana di Borrello e operante nel territorio nel comune di Laureana di Borrello e comuni limitrofi con ramificazioni in tutta la provincia ed in altre province del Nord Italia. E' stato inoltre possibile ricostruire l'attivita' della cosca che con il metodo dell'intimidazione derivante dal vincolo associativo, era finalizzata al controllo ed allo sfruttamento delle risorse economiche della zona con il compimento di una serie indeterminata di reati in materia di armi, contro il patrimonio, la vita e l'incolumita' individuale, in materia di commercio di sostanze stupefacenti.

La cosca avrebbe poi condizionato l'andamento delle istituzioni comunali, attraverso una chiara ingerenza su alcuni componenti dell'amministrazione del comune pre-aspromontano per l'aggiudicazione di appalti pubblici in favore delle aziende mafiose. Accertata anche l'intestazione fittizia di numerose attivita' commerciali, tra le quali spiccano 2 imprese edili ed una societa', attiva nel Porto di Gioia Tauro, di import/export e di alcuni immobili in Lombardia. Sono state arrestate cinque persone, sequestrati oltre 2 chili di sostanza stupefacente del tipo marijuana ritrovati 3 pistole, 1 fucile, centinaia di munizioni di vario calibro e quasi 2 chili di polvere da sparo. I particolari dell'operazione "Lex" saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che sara' tenuta presso il Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria alle ore 10:45.

Cii sono anche epdisodi di 'combine' calcistico accertati dai Carabinieri nell'ambito dell'operazione 'Lex' che ha condotto al fermo di 41 persone in diverse regioni d'Italia. In particolare dalle indagini e' emerso che la famiglia Lamari si sarebbe infiltrata nella gestione della "Polisportiva Laureanese" inserita nel Campionato di Promozione, girone "B". I militari hanno accertato almeno due episodi di "combine" dei risultati di altrattanti incontri di calcio.

Tra i fermati dell'operazione 'Lex' dei Carabinieri che ha condotto al fermo di 41 persone in diverse regioni d'Italia, c'e' anche l'assessore al "verde pubblico, agricoltura, manutenzione, tradizione, servizio idrico, servizi demografici, viabilita', fiera ed artigianato" del Comune di Laureana di Borrello.

In particolare, l'assessore risulta indagato per concorso esterno in associazione mafiosa perche', "pur non facendo parte stabilmente della Locale in argomento, forniva un concreto, specifico, consapevole e volontario contributo alla 'ndrina Chindamo-Ferrentino, come referente politico del sodalizio". Sono stati posti a sequestro preventivo, sempre nell'ambito della stessa operazione, 10 tra beni immobili e attivita' imprenditoriali a Laureana di Borrello, Vibo Valentia, Voghera e Bregnano e riconducibili ad alcuni degli indagati per un valore stimato di oltre 30 milioni di euro (4 imprese di costruzione, 1 impresa di import/export, 1 azienda agricola, 1 squadra di calcio, 1 edicola, 1 supermercato, 1 abitazione). (Agi)

 

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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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