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Nicola Gratteri e Antonio Nicaso: al Casalinuovo, La rete degli invisibili

CATANZARO 5 DICEMBRE Come sono fatti gli ‘ndranghetisti del Terzo millennio? Come vivono? Come si vestono? Come gestiscono i loro affari? Come si riconoscono?

Continuando nel loro infaticabile quanto meritorio tentativo di indagare una realtà criminale sommersa e misteriosa, e di dare un volto agli “invisibili”, Nicola Gratteri - magistrato da trent’anni in prima fila nella lotta alla mafia calabrese - e Antonio Nicaso - docente universitario che da trent’anni le dedica la propria attività di studioso - analizzano la ‘ndrangheta 2.0, sempre più collusiva e sempre meno violenta, e i suoi rapporti con i centri di potere economico, politico e finanziario, la massoneria deviata, il narcotraffico, il “deep web” e i social network.

Ne “La Rete degli Invisibili” descrivono i boss, inclini al basso profilo e ostili ai gesti eclatanti e alle clamorose dimostrazioni di forza, ma attivamente impegnati nello spietato governo del territorio, nella corruzione e infiltrazione delle istituzioni e dell’economia legale e nel soddisfare la “domanda di mafia” legata alla globalizzazione e alla creazione di un unico mercato mondiale, dove imprenditori e operatori economici, in Italia e all’estero, chiedono alla criminalità beni e servizi necessari per abbattere i costi di produzione, elevare i margini di profitto e acquisire competitività.

Ma Gratteri e Nicaso raccontano anche l’altra faccia della ‘ndrangheta, quella che lascia ora intravedere le prime crepe in un secolare e apparentemente inscalfibile muro di omertà: i rampolli dei boss che si decidono – o convincono i padri – a collaborare con la giustizia, le mogli e le figlie che si ribellano e gli affiliati che non hanno più paura di esibire pubblicamente la loro omosessualità.

Gratteri e Nicaso presenteranno il loro ultimo lavoro, scritto a quattro mani, sabato 7 dicembre, alle ore 18, all'Auditorium Casalinuovo. A conversare con loro ci sarà Pablo Petrasso de Il Corriere della Calabria.