Politica

Nuovo governo: stasera CdM su squadra sottosegretari e viceministri

ROMA, 12 GIUGNO – Dopo le prolungate trattative politiche degli ultimi giorni tra le due forze che esprimono il nuovo esecutivo, potrebbe essere stato raggiunto un equilibrio che bilanci il peso delle alleanze nella squadra di sottosegretari e viceministri, i cui 43 nominativi dovrebbero essere definiti questa sera in Consiglio dei Ministri. [MORE]

Una volta sentito il CdM, le nomine dovranno poi essere effettuate con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e di concerto con gli stessi Ministri da coadiuvare. Anche i sottosegretari, comunque, prima di assumere le loro funzioni dovranno prestare giuramento nelle mani del Presidente. Fermi restando la responsabilità politica ed i poteri di indirizzo dei Ministri, a non più di dieci sottosegretari può essere attribuito il titolo di viceministro, se ad essi sono conferite deleghe relative ad aree o progetti di competenza di una o più strutture dipartimentali ovvero di più direzioni generali. In tal caso la delega, conferita dal Ministro competente su proposta del Presidente del Consiglio, è approvata direttamente dallo stesso CdM.

La contesa dovrebbe terminare con i seguenti risultati: 15 sottosegretari e tre viceministri spetterebbero alla Lega, mentre 20 sottosegretari e 5 viceministri al M5S.

I negoziati più complessi hanno riguardato soprattutto i posti nei Dicasteri gestiti dai tecnici, laddove più difficile è mantenere la situazione in equilibrio. In particolare, al Ministero dell’Economia la matassa potrebbe essere sbrogliata a beneficio di Laura Castelli ed Alessio Villarosa per il M5S, mentre la Lega dovrebbe proporre Massimo Garavaglia. Sempre in quota 5 Stelle, Stefano Buffagni verrebbe dirottato al MISE-Lavoro assieme alle colleghe Nunzia Catalfo e Michela Montevecchi, assistendo la direzione del capo politico Di Maio il quale dopo l’annuncio della soluzione del caso-Tim ha dichiarato che manterrà anche la delega relativa alle telecomunicazioni; presso lo stesso Dicastero di Via Molise dovrebbe inoltre essere impiegato Armando Siri, ideologo della flat tax proposto tenacemente dal Carroccio. Per quanto riguarda la Farnesina, la Pentastellata Emanuela Del Re sarebbe pronta a divenire viceministro, mentre al Viminale Salvini vorrebbe vicino a sé uno dei suoi fedelissimi, probabilmente uno tra Stefano Candiani e Nicola Molteni. Sarebbe appannaggio della Lega anche la carica di viceministro alle infrastrutture ed ai trasporti, cui dovrebbe essere destinato Edoardo Rixi, così come la posizione di viceministro all’economia e vicepresidente del CIPE, che come annunciato da tempo dallo stesso premier Conte andrà a Giancarlo Giorgetti. Al MoVimento andrebbero, infine, le cariche all’Istruzione ed ai Servizi, per le quali si fanno rispettivamente i nomi di Gianluca Vacca e Vito Crimi. Ancora incerta invece sarebbe la definizione del destinatario della delega all’editoria.

Non è escluso che durante il vertice, convocato per le ore 20:30, si faccia nuovamente il punto anche sulla vicenda-Aquarius, soprattutto dopo le critiche piovute da altri Paesi e da alcuni leader europei, in primis lo Spagnolo Sanchez ed il Francese Macron. Del resto, nelle scorse ore è anche circolata la notizia dell’annullamento dell’incontro tra quest’ultimo ed il neo-premier Conte, previsto per venerdì nella Capitale d’Oltralpe. Sarebbe quindi da decidere se far slittare il vertice a data da destinarsi, attendendo che le acque si calmino, ovvero alternativamente cancellare del tutto la visita della delegazione italiana a Parigi, rischiando però conseguenze gravi nei rapporti diplomatici.

 

Francesco Gagliardi

 

Fonte immagine: lastampa.it