Chiesa e Società

Oggi Strasburgo si veste di speranza

 25 NOVEMBRE 2014 - Cosa dirà Papa Francesco a Strasburgo nella sede del Parlamento europeo? Il suo predecessore Giovanni Paolo II, parlò con una lingua comune della necessità di un Europa allargata, di un Europa che riconosca a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio. Un Europa aperta e generosa, vigliante sulla natura e sulla ricchezza dei popoli. Un Europa più umana. [MORE]


Quale potrà essere il contributo di Papa Francesco su questo? Oggi si moltiplicano gli incontri, le riunioni e i convegni ma manca il dialogo vero. Papa Francesco ci sta abituando a questo: da una parte il dialogo e dall’altra l’apertura all’altro. Se non conosco l’altro non posso capire quali sono le sue esigenze. Nell'altro c'è ricchezza umana, spirituale, sociale. 

Ecco la speranza che il mondo si attende: basta divisioni, basta discriminazioni, basta indifferenza. L'altro mi appartiene. il problema dell'altro è un mio problema. Stiamo perdendo, anzi l'abbiamo persa, forse, la dimensione unitaria. Cosa significa essere Europa oggi? Cosa significa essere uomini oggi? Troviamo risposta a questi interrogativi. Oggi manca la fiducia nelle istituzioni politiche aldilà del colore politico. Quando non si riesce a trovare una soluzione adeguata attorno ad un tavolo, la fiducia si perde.

Ecco la speranza che ci aspettiamo da Strasburgo: meno parole e più fatti. L'uomo ha bisogno di risposte concrete.

Don Francesco Cristofaro

www.donfrancescocristofaro.it