Olimpiadi USA 2025: Trump vieta le atlete transgender nelle gare femminili – Ecco cosa cambia

Tempo di lettura: ~3 min

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Nuove regole per lo sport olimpico negli Stati Uniti: il presidente impone l’esclusione delle atlete transgender dalle competizioni femminili

Dal 21 luglio 2025, le donne transgender non potranno più partecipare alle competizioni femminili olimpiche e paralimpiche sotto la giurisdizione del Comitato Olimpico e Paralimpico degli Stati Uniti (USOPC). La decisione è frutto dell’ordine esecutivo 14201, firmato da Donald Trump a febbraio e denominato "Keeping Men Out of Women’s Sports", ovvero “Tenere gli uomini fuori dallo sport femminile”.

Cosa prevede l’ordine esecutivo di Trump

L’ordine impone che solo le atlete nate biologicamente femmine possano partecipare alle categorie femminili nello sport competitivo. La motivazione ufficiale, come dichiarato dallo stesso Trump in conferenza stampa a Palm Beach, è quella di “ripristinare la verità e la giustizia nello sport femminile”. Il provvedimento minaccia di revocare i fondi federali a scuole, federazioni e istituzioni che permettano la partecipazione di atlete transgender alle gare riservate alle donne, appellandosi al Titolo IX, la storica legge del 1972 per le pari opportunità nello sport femminile.

USOPC e federazioni affiliate si adeguano

Il Comitato Olimpico USA ha aggiornato la sua politica di sicurezza degli atleti, integrando il nuovo regolamento tra i "Requisiti aggiuntivi", come indicato sul proprio sito ufficiale. In un memo interno firmato dalla CEO Sarah Hirshland e dal presidente Gene Sykes, si conferma l’allineamento all’ordine presidenziale: “Come organizzazione federata, abbiamo l’obbligo di rispettare le aspettative federali”.

Tutte le federazioni affiliate – tra cui USA Swimming, USA Gymnastics, USA Fencing e altre – dovranno adeguarsi entro il 1° agosto 2025, escludendo le donne transgender dalle competizioni femminili.

Quali sono i riferimenti normativi

Oltre all’ordine esecutivo, la misura si basa anche sul Ted Stevens Olympic and Amateur Sports Act, una legge del 1988 che regola l’equità e la risoluzione delle controversie nello sport amatoriale e olimpico. L’USOPC si è impegnato ad applicare le nuove linee guida in “modo equo e conforme”, pur dichiarando l’intenzione di avviare un dialogo con stakeholder e autorità federali.

Una frattura tra sport e politica: le reazioni

La decisione ha diviso l’opinione pubblica e il mondo sportivo. Da una parte, i repubblicani e i gruppi conservatori hanno salutato la scelta come “una vittoria del buonsenso” e “una tutela per le giovani atlete”. Trump ha dichiarato che “nessuna ragazza dovrà più perdere una medaglia a causa di chi partecipa con un vantaggio biologico”.

Dall’altra parte, forti critiche sono arrivate dalle associazioni LGBTQ+ e per i diritti civili. La National Women’s Law Center ha denunciato la misura come “una resa alla propaganda ideologica”, mentre Human Rights Campaign ha parlato di un “precedente pericoloso e discriminatorio”.

Il contesto internazionale e le incognite future

A livello globale, alcune federazioni come World Athletics e FINA hanno già adottato criteri simili basati sul sesso biologico. Tuttavia, la posizione dell’International Olympic Committee (CIO) è diversa: nel 2021 ha lasciato autonomia alle singole federazioni, promuovendo inclusività e flessibilità.

Con le Olimpiadi di Los Angeles 2028 all’orizzonte, resta da capire se il CIO accetterà una regolamentazione così netta, soprattutto se considerata non armonizzata con lo standard internazionale. Intanto, anche la NCAA (National Collegiate Athletic Association) ha annunciato modifiche interne: le atlete transgender non nate biologicamente donne verranno escluse anche dalle competizioni universitarie, influenzando regolamenti, borse di studio e accesso alle strutture.

Conclusioni: un cambiamento epocale per lo sport USA

La politica anti-trans voluta da Trump ha già effetti concreti sullo sport americano, modificando non solo l’accesso alle competizioni, ma anche l’intero impianto normativo di riferimento. Le implicazioni si estendono dal livello scolastico a quello olimpico, in un clima di tensione crescente tra inclusione, biologia e diritti civili. Il dibattito, ormai globale, è destinato a continuare.

Vuoi restare sempre aggiornato con le notizie più importanti? Iscriviti al nostro canale WhatsApp InfoOggi e ricevi in tempo reale gli aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone! Clicca qui per unirti

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

Leggi altri articoli

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.