Omicidio di Garlasco, Stasi resta in carcere: Cassazione conferma condanna a 16 anni
Cronaca Lombardia

Omicidio di Garlasco, Stasi resta in carcere: Cassazione conferma condanna a 16 anni

mercoledì 28 giugno, 2017

MILANO, 28 GIUGNO - Alberto Stasi resta in carcere. La prima sezione penale della Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso straordinario presentato dai difensori di Stasi confermando i 16 anni di reclusione che l'ex studente della Bocconi sta scontando per l' omicidio della fidanzata Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007.

Angelo Giarda, avvocato difensore di Stasi, aveva così argomentato nei giorni scorsi il contenuto del ricorso: "Siamo convinti dell'innocenza di Alberto Stasi: sia la Corte d'assise d'appello, nel processo Bis, sia la Cassazione, hanno violato i principi fissati dalla Corte europea dei Diritti Umani in tema di difesa. Con il ricorso presentato in Cassazione abbiamo rilevato errori di fatto relativi all'assunzione di prove dichiarative". Per la difesa alcune testimonianze favorevoli a Stasi sarebbero state tralasciate, nonché alcuni accertamenti.[MORE]

Il 13 agosto 2007 il corpo di Chiara Poggi, impiegata ventiseienne, fu rinvenuto senza vita nella propria abitazione, a Garlasco, dal fidanzato Alberto Stasi. La ragazza era sola in casa e non furono individuati segni di effrazione. I sospetti si concentrarono subito sul fidanzato, unico indagato, a causa di alcune incongruenze del suo racconto. Stasi fu arrestato il 24 settembre 2007 per poi essere scarcerato quattro giorni dopo per insufficienza di prove. Assolto dall'accusa di omicidio, sia in primo che in secondo grado, la Corte di Cassazione, il 18 aprile 2013, ha annullato le sentenze condannando l’indagato a scontare 16 anni di reclusione.

Redazione

Immagine da ilpost.it


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