Omicidio Meredith: Raffaele Sollecito e Amanda Knox assolti in Cassazione
Cronaca Lazio

Omicidio Meredith: Raffaele Sollecito e Amanda Knox assolti in Cassazione

venerdì 27 marzo, 2015

ROMA, 27 MARZO 2015 - Raffaele Sollecito e Amanda Knox assolti in Cassazione per l'omicidio di Meredith Kercher. Alle 22.45 la notizia è arrivata all'esterno delle aule della Corte Italiana, con sentenza definitiva letta alle 22.30.[MORE]

Iniziata con un po' di ritardo, l'udienza ospitava Sollecito e la fidanzata Greta, sua sorella, il padre Francesco e la compagna. L'avvocato Giulia Bongiorno ha sostenuto la difesa per annullare con rinvio la condanna a 25 anni di reclusione, data a Sollecito in Appello Bis, a Firenze.
Si apre uno spiraglio però, ci vorranno delle motivazioni all'assoluzione, che non è una novità, già valutata in precedenza, poiché Rudy Guede non è l'esecutore materiale dell'omicidio e di certo il Codice di Procedura prevede ulteriori e future indagini.

Sollecito ha sempre contribuito alle indagini, la Bongiorno grida: "Assolvetelo, è un Forest Gump, in quanto lui è un puro, ha avuto una spina nel cuore per otto anni ed ha sempre sperato nell'assoluzione. Da oggi si sente una persona normale, è ancora incredulo. Una sentenza con errori grossolani, da me elencati, centinaia. Credo che Sollecito abbia dimostrato come si affronta un processo, non recriminando mai, è forte, come suo padre".

Il Processo prevede una sentenza definitiva per Guede, ma è ancora in concorso, e bisognerà accertare gli altri colpevoli. "Ci potrebbero essere però altri elementi di complicità - dice la Bongiorno - ma non c'è da cercare nessuno".
La Difesa contesta dunque il dato "Fuorviante - comunica la Bongiorno ai microfoni - e con il quale la sentenza in Appello bis ha fornito prove generiche nelle quali i protocolli internazionali non sono stati rispettati".
Continua la Difesa, sostenendo che la prova del DNA è stata appurata solo su Sollecito e su nessun altro, la perquisizione svolta in un appartamento non sigillato, non protetto, quando Raffaele era già in carcere da 46 giorni.

Il padre di Raffaele Sollecito ha dichiarato di fronte alle telecamere: "C'erano grandissimi dubbi, la Corte ci ha già confortato nella introduzione, hanno letto tutte le carte prodotte e anche l'ultima sentenza di condanna di Firenze". "Chiunque legga - ha proseguito il padre - non può che considerarla non convertibile. Abbiamo sempre pensato alla famiglia di Meredith, che ha perso la vita, gli siamo vicini, e finalmente loro potranno dire che c'è stata giustizia, perché l'unico condannato sconta oggi la pena. A Raffaele ho detto che deve cogliere da questa terribile esperienza, che non bisogna mai arrendersi, sperando, lavorando. da domani torniamo a vivere"

Nella requisitoria, Mario Pinelli, sostituto procuratore della Cassazione, nell'udienza di mercoledì chiedeva che si confermasse la condanna di Sollecito e quella di Amanda Knox, alla quale sono stati dati 28 anni di carcere.

E proprio Amanda ha atteso la sentenza da Seattle, in famiglia, preoccupata e in fermento, come riferito dall'avvocato Carlo Dalla Vedova. Si attende la reazione della giovane americana e il colpo accolto dai genitori della vittima Meredith Kercher. 

(Foto dal sito tvsvizzera.it)

Oriana Barberio


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