Onu, Giornata internazionale delle bambine e delle ragazze
Politica Piemonte

Onu, Giornata internazionale delle bambine e delle ragazze

martedì 11 ottobre, 2016

MILANO, 11 OTTOBRE - Quest’oggi si tiene la Giornata internazionale dell’Onu dedicata alle bambine e alle ragazze. L’organizzazione Terre des Hommes ha invitato a postare sui social network qualcosa a sfondo arancione: oggetti, slogan, selfie. Interazioni di qualsiasi genere purchè si accompagni il color arancione e l’hashtag #OrangeRevolution #indifesa. Terre des Hommes ha inoltre presentato il quinto dossier sulla condizione della violenza dei minori in Italia, fenomeno ancora piuttosto problematico, meritevole di adeguate soluzioni e urgenti riflessioni.[MORE]

Ma perché proprio il colore arancione? «Oltre ad essere stato il colore che ha caratterizzato varie rivoluzioni vuole essere un segnale di rottura degli stereotipi di genere, che impongono il rosa come colore alle bambine» ha precisato l’organizzazione. Anche Palazzo Marino, a Milano, si colorerà di arancione per l’occasione, con il sindaco Beppe Sala ad ospitare grandi protagonisti della scena nazionale ed internazionale.

La giornata di oggi è a maggior ragione importantissima in considerazione dei drammatici dossier sulla condizione delle donne minori: secondo “Every Last Girl: free to live, free to learn, free from harm”, rapporto lanciato da Save the Children, il Niger è il posto peggiore al mondo dove essere bambini o ragazze. Sul podio della ‘positività’ spiccano invece Svezia, Finlandia e Norvegia. Secondo il rapporto queste tre nazioni sarebbero le migliori a garantire una situazione ottimale.

Il dossier, che vede il Belpaese al decimo posto alle spalle di Spagna e Germania, è basato su cinque parametri, legati chiaramente alle opportunità di crescita e sviluppo: matrimoni precoci, numeri di bambini per mamme adolescenti, mortalità materna, completamento della scuola secondaria di primo grado e numero di donne in Parlamento. Ma il vero problema riguarda in realtà la condizione di bambine e ragazze in alcuni posti del mondo: detto del Niger fanalino di coda, nel mondo ogni ragazza con meno di 15 anni si sposa ogni 7 secondi.

Si calcola inoltre la presenza di oltre un milione di donne madri prima di compiere i 15 anni e 70mila ragazze decedute tra i 15 e i 19 anni per cause legate a gravidanza e parto. Ed ancora: arretratezza culturale, imposizione del sesso maschile su quello femminile. Matrimoni precoci, spesso frutto di pratiche sociali ormai obsolete e lesive della libertà di scelta delle donne.

Paesi come Niger, Ciad, Repubblica Centrafricana, Mali e Somalia evidenziano difficoltà di questo genere. Si rilevi inoltre come in India, Afghanistan, Yemen e Somalia vi siano giovani spose sotto i 10 anni. Anche le guerre civili contribuiscono alla contrazione di giovani matrimoni: molte ragazze siriane sono infatti costrette a sposarsi nonostante la giovanissima età, con la convinzione che possano essere esonerate da violenze e carestie. I dati, in questo senso, sono preoccupanti: delle giovani siriane rifugiate in Giordania, una su quattro risulta già sposata prima della maggiore età. Resta inoltre il problema della parità di genere dal punto di vista professionale: molte donne sono ancora del tutto estranee alla partecipazione personale all’interno di decisioni pubbliche o private. Quest'ultimo, è bene o male in fase di evoluzione, presentando le proprie peculiarità a seconda degli Stati presi in considerazione, tuttavia con la convinzione di un profondo miglioramento della tematica.


foto da: notizienazionali.net

Cosimo Cataleta

 

 


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