Operazione “Medusa”: smantellata rete internazionale di trafficanti di migranti

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Smantellata una rete criminale composta da 68 persone, attiva nell'organizzazione delle traversate dalla Turchia alla Calabria. Arrestati 25 stranieri, indagini in corso su un sistema transnazionale ben strutturato.

REGGIO CALABRIA – Un duro colpo è stato inferto al traffico internazionale di migranti grazie all’operazione “Medusa”, una maxi indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria e condotta dal Servizio Centrale Operativo e dalla Squadra Mobile della Questura reggina.

Sono 25 i cittadini stranieri arrestati e condotti in carcere con l’accusa di far parte di una vasta rete criminale transnazionale. Altre 43 persone risultano indagate a piede libero, portando il totale degli indagati a 68 soggetti coinvolti in un'organizzazione complessa e strutturata in quattro distinte associazioni, tutte impegnate nella gestione del traffico di esseri umani.

Dalla Turchia a Reggio Calabria: la rotta dei disperati

Secondo quanto emerso dalle indagini, le quattro associazioni collaboravano in modo coordinato per organizzare ogni singola fase della traversata dei migranti lungo la rotta del Mediterraneo orientale, una delle più pericolose e trafficate. Il percorso partiva dalla Turchia, passava attraverso il mar Egeo e proseguiva fino a raggiungere le coste della provincia di Reggio Calabria.

Gli inquirenti hanno ricostruito un meccanismo efficiente e spietato, in grado di gestire trasporti via terra, mare e logistica, incluso il reclutamento dei migranti, la raccolta del denaro e l’imbarco su natanti spesso sovraccarichi e inadatti alla navigazione. Un viaggio della speranza che si trasformava, troppo spesso, in un incubo a caro prezzo.

Collaborazione internazionale e investigazioni ad ampio raggio

L’operazione “Medusa” è frutto di una lunga attività investigativa internazionale, che ha visto la cooperazione tra le autorità italiane e diversi paesi europei e mediorientali. L’intreccio delle informazioni raccolte ha consentito di smantellare l’intero network criminale, facendo emergere un sistema ramificato, capace di muoversi agilmente tra diverse giurisdizioni per eludere i controlli.

L’intervento della DDA e il contrasto al traffico di esseri umani

La DDA di Reggio Calabria sottolinea che le indagini proseguiranno per accertare responsabilità individuali e identificare eventuali fiancheggiatori ancora attivi. L’operazione si inserisce in un più ampio quadro di azioni finalizzate a contrastare il traffico di esseri umani, che rappresenta una delle forme più gravi di criminalità organizzata contemporanea.

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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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