Pubblica Istruzione

"Operazione scuole pulite", il Petrucci si rinnova sulle orme di Vitruvio [Foto]

CATANZARO, 12 MARZO 2016 - “Nontiscordardimé – Operazione scuole pulite” è questo il titolo dell’iniziativa promossa dall’associazione ambientalista italiana Legambiente, la quale torna nelle scuole di ogni ordine e grado per portare luce e colore in quelle aule grigie e spente di tanti Istituti.

L’evento prevede, come specificato sul sito di Legambiente: pulizia delle aule, piantumazioni di piante e fiori nei cortili, ritinteggiature degli spazi comuni, murales e tutto ciò che serve per rendere le aule un luogo accogliente, allegro, vivace. Azioni che rendono questa esperienza un momento di educazione alla cittadinanza attiva, stimolante per i ragazzi ed utile per fare presente alle amministrazioni competenti eventuali carenze e necessità di intervento negli edifici.  [MORE]

Tra i diversi plessi che hanno aderito a tale iniziativa, conferma la sua presenza anche per quest’anno, l’I.I.S. “Petrucci – Ferraris – Maresca”, diretto da Francesca Bianco, il quale ha visto impegnati nei giorni stabiliti dal progetto (11 e 12 Marzo), alunni, professori e personale ATA della sede Petrucci di Catanzaro, per dare un nuovo tocco di bellezza ed originalità agli ambienti scolastici, seguendo le linee guida sopracitate, ma in particolar modo quelle dettate dall’architetto e scrittore dell'Antica Roma, Marco Vitruvio Pollione, nella sua più grande opera “De Architectura”: firmitas, utilitas, venustas (solidità, utilità e bellezza), formule fondamentali da soddisfare nell’architettura.

A coordinare gli alunni ci ha pensato la docente referente all'educazione ambientale e alla salute, prof.ssa Elvira Brunetti, la quale con passione ed impegno ha voluto far comprendere che le giornate trascorse non sono andate perse. «Prima di insegnare dei contenuti – ci spiega – mi sono sempre adoperata, attraverso l’esempio, per promuovere comportamenti rispettosi dell’altro e dell’ambiente», ed è proprio da esso che i ragazzi hanno iniziato a lavorare: togliendo le cicche dalle sedie, cancellando disegni da muri e banchi, realizzando opere personali da affiggere sui muri, dando sfogo alla propria fantasia, ed ancora spazzando e lavando; addirittura alcuni hanno pensato di aggiustare crepe nei muri per poi pitturarli il giorno dopo. «Rendere la scuola più pulita, più accogliente, più bella, più personalizzata – conclude la docente – è il primo passo verso l’apprendimento gioioso, consapevole e produttivo».

 

Filippo Coppoletta