Palermo, maxi-sequestro ai danni di un trbutarista. Per la GdF è vicino al boss Messina Denaro

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PALERMO, 2 AGOSTO - È un maxi-sequestro quello che gli uomini della Guardia di Finanza di Palermo hanno portato a compimento poche ore fa. Oltre 60 milioni di euro, tra beni immobili e disponibilità finanziarie, sono stati sequestrati a un uomo ritenuto vicino al boss latitante Matteo Messina Denaro. [MORE]

Si tratta di Giovanni Savalle, esperto fiscale-tributario e imprenditore del settore alberghiero ed immobiliare. Il sequestro, effettuato dalla Guardia di Finanza in collaborazione con i Carabinieri del Ros, è avvenuto nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Dda di Palermo.

Tra i beni sottoposti alla misura cautelare figura anche la struttura dell'ex hotel Kempisky, resort di lusso di Mazara del Vallo. L'immobile e tutta l'area con terreno e piscina, infatti, appartenevano all’imprenditore. L’attività, gestita da una società totalmente estranea all'indagine, resta però in funzione.

Savalle sarebbe così uno dei tesorieri del superlatitante Matteo Messina Denaro. Recentemente il tributarista è stato rinviato a giudizio per falso in bilancio, in concorso con il titolare del laboratorio di analisi e ambulatorio palermitano Locorotondo. Gli inquirenti avevano fermato Savalle mentre ritornava dalla Svizzera con documenti che hanno subito fatto pensare all'apertura di una serie di conti esteri.

Claudio Canzone

Fonte foto: palermo.gds.it

 

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Scritto da Claudio Canzone

Giornalista di InfoOggi

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