PALERMO 5 NOVEMBRE 2011- Centinaia di sms a sfondo sessuale, appostamenti, insulti, molestie, telefonate continue e a tutte le ore, minacce. Questo il calvario che ha dovuto sopportare una professoressa universitaria palermitana. Tutto ha inizio cinque anni fa quando una giovane studentessa si invaghisce di lei, forse ammaliata dal modo di fare e dalla figura imponente della docente.[MORE]
Ed ecco che comincia l’incubo, la ragazza sostenendo di essere innamorata dell’insegnante inizia a perseguitarla e importunarla anche davanti a testimoni, tanto da indurla a modificare spostamenti e abitudini. La situazione degenera sempre di più fino a diventare insostenibile e raggiunge il culmine ieri, quando il gip Piergiorgio Morosini dispone l’accusa per stalking per l’ex studentessa, oggi 28enne, vietandole di comunicare con la vittima e di avvicinarsi ai luoghi da lei frequentati.
L’inchiesta sulle molestie, coordinata dal pm Fabiola Furnari, ha preso il via da un esposto della docente, la quale per diverso tempo, anche su insistenza del padre della ragazza, che più volte ha pregato la donna e il marito di non sporgere denuncia, si era limitata a rimproverare la studentessa e a chiederle di non infastidirla più.
Ma il comportamento ossessivo della giovane che una notte ha atteso per ore sulle scale che la donna e il marito rientrassero attirando l’attenzione dei vicini ed è arrivata a scattare foto alla professoressa in aula e a minacciarla, schiaffeggiarla e insultarla davanti a un gruppo di tesiste ha creato, scrive il gip “un perdurante e grave stato di ansia e di paura” nella donna, che ha deciso di denunciare tutto alla polizia e porre fine alla condizione di oppressione e angoscia in cui viveva giornalmente.
Maria Lo Porto