Papa Leone: “E’ bello stare con Gesù”.

Tempo di lettura: ~2 min

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

“E’ bello stare con Gesù”. Così ha esordito Papa Leone nell’omelia della Solennità del Corpus Domini.

“Le folle rimanevano ore e ore con Lui, che parlava del Regno di Dio e guariva i malati (cfr Lc 9,11). La compassione di Gesù per i sofferenti manifesta l’amorevole vicinanza di Dio, che viene nel mondo per salvarci”.

In questa pagina del vangelo come in molte altre di percepisce la compassione di Gesù. Lui sa guardare i reali bisogni e le necessità. A volte chiede: “cosa vuoi che io faccia per te”, altre volte è lui stesso a notare una necessità e interviene come nel caso di oggi.

“La fame del popolo e il tramonto del sole - dice il Papa - sono segni di un limite che incombe sul mondo, su ogni creatura: il giorno finisce, così come la vita degli uomini. È in quest’ora, nel tempo dell’indigenza e delle ombre, che Gesù resta in mezzo a noi.

Proprio quando il sole declina e la fame cresce, mentre gli apostoli stessi chiedono di congedare la gente, Cristo ci sorprende con la sua misericordia”.

Mentre alcuni si allontanano nel momento del tuo dolore o del tuo bisogno, Gesù rimane lì e ti dice: “venite a me voi tutti stanchi e oppressi e troverete ristoro per le vostre anime”. Gesù invita i suoi discepoli a prendersene cura. E’ vero, cinque pani e due pesci, non sono sufficienti a sfamare il popolo. Lo avremmo pensato e sottolineato anche noi a Gesù. Però, “con Gesù c’è tutto quello che serve per dare forza e senso alla nostra vita”.

Tranquilli! Non è magia! Per moltiplicare pani e pesci, Gesù divide quelli che ci sono: proprio così bastano per tutti, anzi, sovrabbondano. Dopo aver mangiato – e mangiato a sazietà – ne portarono via dodici ceste (cfr v. 17).

Questa è la logica che salva il popolo affamato ed è questo che Gesù chiede a noi, condividere il nostro poco, come la vedova al Tempio che mette nel tesoro tutto ciò che aveva per vivere. Chi è generoso con l’altro e con il Signore è ricompensato con la generosità di Dio che supera di gran lunga quella degli uomini.

Dobbiamo riscoprire questa dimensione del dono, della condivisione.

“Cristo è la risposta di Dio alla fame dell’uomo - sottolinea il Papa - perchè il suo corpo è il pane della vita eterna. L’Eucaristia, infatti, è la presenza vera, reale e sostanziale del Salvatore (cfr Catechismo della Chiesa Cattolica, 1413), che trasforma il pane in sé, per trasformare noi in Lui. Vivo e vivificante, il Corpus Domini rende noi, cioè la Chiesa stessa, corpo del Signore”.

Ecco il segreto: nutrirsi di Cristo per farsi pane per i fratelli.

(A cura di Don Francesco Cristofaro)

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Scritto da Don Francesco Cristofaro

Giornalista di InfoOggi

Leggi altri articoli

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.