Pedaggi autostradali: aumenti ingiustificati

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 UDINE, 30 DICEMBRE 2013 - Nel consueto caos dei provvedimenti di fine anno sono arrivati puntuali come un orologio svizzero gli aumenti ingiustificati dei pedaggi autostradali.

Aumenti spesso a due cifre come nel caso della Torino Aosta + 15% o della Venezia-Trieste +12,9% che scatteranno dal 1 gennaio 2014. Da anni gli aumenti dei pedaggi finiscono con l’accumulare ingenti flussi di cassa dei concessionari autostradali che sono investiti in attività finanziarie o vengono utilizzati per nuove partecipazioni societarie. Insomma i soldi dei maggiori ricavi non vanno a finire in nuovi servizi o nuove opere per gli automobilisti come promesso per giustificare gli aumenti.  [MORE]

La corporazione dei gestori autostradali ha imposto ancora una volta al Governo la logica della rendita di posizione monopolista in contrasto con gli interessi generali del Paese. I concessionari autostradali hanno già abbondantemente ammortizzato gli investimenti della rete più vecchia e frammentata d’Europa, con 24 concessionari, che continuano a realizzare consistenti extra-profitti senza aver alcun vincolo di tutela dell’ambiente e di miglioramento del servizio. Ciò è possibile perché, unico Paese d’Europa, l’Italia è priva di un Governo capace di dettare e non di farsi dettare, ai concessionari autostradali gli interventi infrastrutturali necessari.

Notizia segnalata da Dario Balotta presidente ONLIT

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Scritto da Rocco Zaffino

Giornalista di InfoOggi

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