Perché la festa del lavoro cade il primo Maggio? Origini e significato

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 ROMA, 1 MAGGIO 2015 - La festa del lavoro, o dei lavoratori, viene celebrata il primo Maggio in moltissimi Paesi del mondo per celebrare l’impegno del movimento sindacale, quindi dei traguardi conseguiti dai lavoratori in campo economico e sociale.[MORE]

Più precisamente, la festa vuole rammentare le battaglie operaie volte alla conquista di un particolare diritto: l’orario di lavoro quotidiano fissato in otto ore. Il contesto in cui viene promulgata la legge a favore del predetto diritto è quello statunitense. Su richiesta della Prima Internazionale poi, legislazioni simili furono introdotte anche in Europa.

A far cadere definitivamente la scelta su questa data furono i gravi incidenti susseguitisi a Chicago nei primi giorni di Maggio del 1886 : la polizia sparò sui lavoratori in sciopero e uccise due persone. Nei giorni successivi ulteriori manifestazioni furono represse dalla polizia e culminarono nella cosiddetta manifestazione di Haymarket, la piazza del mercato delle macchine agricole, durante la quale morirono altre persone – manifestanti e agenti – a causa di un attentato esplosivo. I responsabili dell’organizzazione della manifestazione del primo maggio furono arrestati e processati, sette di loro furono condannati a morte – con prove insussistenti. Due condanne furono trasformate in ergastoli dal governatore dell’Illinois.

In Europa la festività del primo Maggio fu ufficializzata dai delegati socialisti della Seconda Internazionale riuniti a Parigi nel 1889 e ratificata in Italia due anni dopo. Qui la celebrazione fu soppressa dal fascismo e fu ripristinata nel 1945.
Il primo Maggio del 1947 infatti, duemila persone – soprattutto contadini – manifestarono contro il latifondismo a Portella della Ginestra, in provincia di Palermo. In questa occasione la banda di Salvatore Giuliano sparò sui lavoratori in festa, uccidendone undici e ferendone una cinquantina.

Dal 1990 i sindacati confederali CGIL, CISL e UIL, in collaborazione con il comune di Roma, organizzano un grande concerto per celebrare questa ricorrenza. Ma oggi, considerati gli andamenti del nostro mercato del lavoro e la relativa assenza dei sindacati dalle decisioni legislative in merito, sarà meglio festeggiare o scendere in piazza con lo scopo di affidare nuovamente la tutela dei lavoratori al dialogo sociale, auspicando che ciò equivalga a più diritti quindi a maggiore democrazia?

 

Luna Isabella

(foto da ondagraphica. com)

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Scritto da Luna Isabella

Giornalista di InfoOggi

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