Il tecnico analizza la sconfitta all’esordio: “Siamo in fase di costruzione, dobbiamo crescere velocemente”
Il debutto in Serie B 2025/26 non sorride al Pescara, sconfitto 1-3 in casa dal Cesena. Al termine del match, mister Vincenzo Vivarini ha commentato con lucidità la prestazione dei suoi, riconoscendo i meriti degli avversari e sottolineando gli aspetti su cui lavorare.
“Troppa leggerezza nel primo tempo”
Secondo il tecnico biancazzurro, la differenza principale è emersa nella fase di non possesso:
> “Il Cesena ha mostrato subito la sua forza, con giocatori di qualità come Zaro e Bisoli. Noi, invece, siamo stati troppo blandi nel primo tempo. In Serie B bisogna entrare duri, determinati e lottare su ogni pallone. Queste gare devono servirci da lezione”.
Il gol realizzato dal Pescara ha dato un segnale positivo, ma per Vivarini “non può bastare se poi concediamo regali che in Serie C magari si potevano perdonare, ma in Serie B vengono puniti subito”.
La svolta e il rammarico
L’allenatore ha analizzato anche il momento chiave del match:
> “Dopo il cambio di assetto nel secondo tempo avevamo dato l’impressione di poter rientrare in partita, ma il loro gol del 2-1 è arrivato troppo presto e ci ha tagliato le gambe. Abbiamo commesso errori tecnici evitabili che hanno pesato”.
Una squadra ancora in costruzione
Vivarini ha ricordato che il Pescara è ancora un cantiere aperto:
> “Abbiamo schierato giocatori arrivati solo in settimana, che devono ancora conoscere compagni e meccanismi. Siamo una squadra in piena fase di crescita, ma con lavoro e applicazione possiamo colmare le attuali lacune”.
I tifosi come punto di forza
Nonostante la sconfitta, c’è un aspetto positivo:
> “Il pubblico ci ha chiamato sotto la curva a fine partita. Questo dimostra che ha capito la situazione e sa che siamo in un percorso di costruzione. Il loro supporto sarà fondamentale”.
Sul mercato: “La società sa cosa fare”
Infine, una battuta sul calciomercato:
> “Queste partite aiutano a capire dove intervenire, ma la società è consapevole di ciò che serve. Non è una novità, eravamo già coscienti delle necessità. Ora bisogna solo inserire al meglio i nuovi arrivi e lavorare insieme per crescere”.