Pil Cina, calo al 7% nel trimestre 2015 della seconda economia mondiale
Economia Valle d'Aosta

Pil Cina, calo al 7% nel trimestre 2015 della seconda economia mondiale

mercoledì 15 aprile, 2015

 PECHINO, 15 APRILE 2015 – La Cina registra una brusca frenata nella crescita del proprio Pil, stando a quanto si riporta dai calcoli del primo trimestre del 2015: rallentamento al 7% su base annua, il minimo da 6 anni, considerando i dati dell'ultima parte del 2014 che vedevano la crescita attestarsi a un 7,3%; tra le principali cause, una domanda persistentemente debole.

I dati sono stati resi noti dal governo, che confermano le debolezze della seconda economia mondiale. I numeri, pertanto, sono tutto sommato in linea con le previsioni degli analisti, che avevano preso in considerazione il varo di nuove misure di stimolo da parte delle autorità di Pechino tese ad evitare un rallentamento più marcato, e che effettivamente hanno portato ai risultati sperati. La previsione aveva stimato in realtà una crescita del 6,9%, un risultato comunque inferiore ai dati del 2014 di cui sopra. In generale, un Pil cinese al 7% risulta essere il peggior risultato trimestrale dall'inizio del 2009; la sola nota positiva sta nei dati relativi all'occupazione e ai prezzi, capaci di tenersi in linea con le aspettative dei mercati, nonostante la pressione al ribasso della crescita economica.

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Su base congiunturale, il Pil cinese ha fatto registrare una crescita da 1,5% a 1,3% del quarto trimestre. La crescita della produzione industriale nel mese di marzo, inoltre, ha fatto registrare un 5,6%, dato che rappresenta il minino dall'inizio della crisi finanziaria del 2008. Ciò evidenzia maggiormente la debolezza dell'economia cinese, e spiega le misure economiche intraprese da Pechino, specie con due ribassi dei tassi negli ultimi quattro mesi, oltre alla riduzione dell'obbligo delle riserve per le banche.

Segnali negativi anche per gli investimenti fissi, cresciuti del 13,5% su base annua nel primo trimestre – la lettura più contenuta nella prima frazione di anno dal 2000 –, e per il mercato immobiliare, con investimenti cresciuti solo dell'8,5% annuo nel periodo gennaio-marzo, in calo dal 10,5% registrato tra gennaio e febbraio.

Foto: bergamopost.it

Dino Buonaiuto


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