Economia

Pil: Rifkin, divario Nord-Sud ma sorprende scarsa crescita Italia

ROMA - Il motivo per cui l'Italia continua a crescere in maniera cosi' lenta rispetto agli altri Paesi industrializzati, "sorprende anche me perche' il vostro Paese dovrebbe essere leader". Ma sulla mancata crescita pesa il divario tra il Nord e il Sud. Lo dice l'economista Jeremy Rifkin, incontrando i giornalisti a margine del suo intervento al Forum della Pubblica Amministrazione.   [MORE]

"Per le sue eccellenze nel campo della elettronica di precisione, della moda, del cibo, della progettazione architettonica - ha detto Rifkin - l'Italia dovrebbe essere un paese leader. Ma il punto e' c'e' un'Italia che inizia a Roma e finisce a Bolzano che non e' la stessa Italia che di Napoli o Bari. Esiste una notevole differenza". Secondo l'economista il nostro Mezzogiorno "puo' vivere il rinascimento della Terza rivoluzione industriale considerato le gigantesche risorse naturali di cui dispone. Il sole e il vento, per esempio.

In Germania e Paesi bassi gli agricoltori si sono riuniti in cooperative per produrre energia solare ma allo stesso tempo continuano a coltivare i campi. Nel sud Italia dovrebbe accadere lo stesso, utilizzando l'energia ecosostenibile finanziandola magari con dei sussidi statali provenienti dai fondi europei". Nella sua lectio magistralis, il teorico della Terza rivoluzione industriale ha parlato di una crisi economica globale ancora in atto: "si tratta di una crisi di lunga durata, con una crescita che sta rallentando in tutto il mondo.

Abbiamo 20 anni di calo della produttivita' alle spalle e una disoccupazione altissima, soprattutto nella cosiddetta generazione dei 'Millennials'. E alcuni economisti dicono che sara' cosi' per i prossimi 20 anni: crescita lenta e scarsa produttivita'. Bisogna capire la portata di questa crisi e agire subito", ha concluso. (Agi)