Politica

Pirellone replica ai consiglieri M5S lombardi: «Lo stipendio non è di 16mila euro»

MILANO, 05 MAGGIO 2013 – Dopo la diffusione online da parte dei consiglieri lombardi del Movimento 5 Stelle della “busta paga” percepita dal Pirellone – pari a circa 17.000 euro (qui la foto pubblicata da La Repubblica), è arrivata la immediata la replica del consiglio regionale: «Si precisa che il cedolino diffuso dal Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle non corrisponde alla retribuzione mensile perché si riferisce a un periodo di un mese e mezzo, dall'inizio legislatura a fine aprile. Questa busta paga, inoltre, non comprende le trattenute relative alle addizionali regionale e comunale che verranno applicate successivamente come stabilito dalle normative vigenti».

Puntualizza il Pirellone: «Lo stipendio mensile del consigliere regionale lombardo non e' di 16 mila euro netti». Inoltre - per dare un taglio agli emolumenti dei consiglieri della Regione Lombardia - prosegue il consiglio: «I consiglieri regionali della X legislatura, appena insediatisi, hanno immediatamente istituito un gruppo di lavoro di riforma sui costi della politica che attuerà entro giugno quanto previsto dalla normativa nazionale, vale a dire una riduzione consistente dello stipendio del consigliere regionale che passerà a circa 6500 euro netti, corrispondenti a 6500 euro lordi di indennità di funzione più 4.600 euro lordi di diaria (rimborso spese documentate)». [MORE]

Il Pirellone prosegue precisando che: «Attualmente lo stipendio mensile del consigliere regionale e' pari a circa 8.500 euro (cui vanno aggiunti da questa legislatura anche gli importi per fini previdenziali). Lo stesso gruppo di lavoro ha inoltre preso tempestivamente quelle decisioni che non comportano un intervento legislativo. Ci riferiamo al taglio dei budget per i gruppi consiliari, ridotti di un terzo per un risparmio complessivo di 450 mila euro».

Infine, il consiglio conclude chiamando in causa i consiglieri del M5S e la loro decisione di restituire una quota del loro stipendio: «Anche i consiglieri grillini hanno ricevuto la stessa intera retribuzione di tutti gli altri consiglieri, senza produrre nessun risparmio per il Consiglio. Come molti altri consiglieri, anche i grillini hanno manifestato l'intenzione di devolvere parte dello stipendio per fini sociali o di solidarietà», concludendo che, «Perché questo passaggio sia possibile occorre però intervenire con un provvedimento. Il Presidente del Consiglio regionale ha già dato mandato nelle scorse settimane ai funzionari del Consiglio di individuare una modalità operativa per procedere in questa direzione».

(fonte: lombardiaquotidiano.it (il notiziario a cura della struttura stampa della Regione Lombardia), La Repubblica)

Rosy Merola