Popolazione a 7 miliardi, le risorse basteranno?

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ROMA, 2 NOVEMBRE 2011 – La popolazione mondiale ha raggiunto i 7 miliardi. Ad annunciare il traguardo è stata l'Unfpa, il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, che nei giorni scorsi ha pubblicato un rapporto intitolato "Il mondo a 7 miliardi: le persone e le opportunità". Ora gli interrogativi riguardano la disponibilità di risorse.[MORE]

Ci sono voluti soltanto 12 anni per incrementare la popolazione di 1 miliardo e, secondo le previsioni, tra circa 14 anni toccheremo quota 8 miliardi. «L’aumento della popolazione mondiale ci pone una domanda fondamentale: riusciremo a produrre cibo a sufficienza per tutti? – ha dichiarato  l’oncologo Umberto Veronesi – . Il problema inoltre non riguarda solo la produzione del cibo, ma anche la sua distribuzione: oggi 1 miliardo di persone su 7 muore di fame mentre un altro miliardo è sovra nutrito. Soltanto un approccio scientifico aperto a tutte le conoscenze oggi a disposizione, ci permetterà di vincere la sfida degli squilibri alimentari che affliggono l’umanità». 

Preoccupa anche la diminuzione della produzione agricola, soprattutto in Italia. «Certo non è un pericolo che riguarda l’immediato, ma se continueremo a perdere autosufficienza  nella produzione di derrate alimentari non è escluso che tra qualche anno pane e pasta costeranno il doppio di quello che costano ora e, onestamente, temo che la cosa avrà conseguenze pericolose», spiega Domenico Pignone, direttore del Dipartimento agroalimentare del Cnr (Daa-Cnr).

Sarebbero i giovani la soluzione a tutto secondo Babatunde Osotimehin, direttore esecutivo del rapporto, che commenta: «I giovani sono la chiave per il futuro, con il potenziale per trasformare il panorama politico globale e per spingere le economie attraverso la loro creatività e capacità di innovazione. Ma l'opportunità di realizzare il grande potenziale dei giovani deve essere colta subito. Dovremmo investire nella salute e nell'educazione dei nostri giovani. Ciò comporterebbe enormi profitti nella crescita e nello sviluppo economico per le generazioni a venire».

Secondo i dati nei Paesi occidentali si osserva un inesorabile invecchiamento della popolazione, con gli over 65 che ormai superano gli under 15, nei Paesi in via di sviluppo la situazione è molto diversa. 
Il 55% delle nuove nascite avviene in Asia, il 25% in Africa e l’8% in America Latina. Secondo le rilevazioni delle nascite tra il 2005 e il 2010, un bambino su cinque nasce in India, che presto supererà la Cina come paese più popoloso al mondo. L’Europa detiene solo il 5,9% delle nascite, Stati Uniti e Canada il 3,4% e l’Italia appena lo 0,4%. 

Marika Di Cristina

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Scritto da Marika Di Cristina

Giornalista di InfoOggi

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