Rafforzati i controlli antimafia e la tutela dei lavoratori nei cantieri del Medio-Alto Ionio
La realizzazione della variante della Strada Statale 106 Jonica, un’opera strategica per la mobilità del Medio-Alto Ionio cosentino, compie un nuovo passo in avanti grazie alla sottoscrizione di due protocolli di legalità siglati presso la Prefettura di Cosenza. Si tratta di strumenti fondamentali per garantire trasparenza, sicurezza e monitoraggio continuo durante tutte le fasi di costruzione dei due lotti interessati.
Un progetto strategico per collegare Ionio, Tirreno e Adriatico
L’intervento riguarda il tratto che, partendo dal viadotto sul torrente Coserie (Corigliano-Rossano), raggiungerà l’innesto con la SS 534 a Cassano allo Ionio.
La Prefettura ricorda come l’opera faccia parte del programma delle “infrastrutture e insediamenti prioritari” individuati dal Cipe con la delibera n. 121 del 21 dicembre 2001. Per questo motivo è sottoposta a rigorose procedure di monitoraggio antimafia.
Il progetto mira a potenziare i collegamenti tra le tre direttrici adriatica, ionica e tirrenica, contribuendo al rilancio economico e logistico dell’intera area.
Chi ha firmato i protocolli
A sottoscrivere gli accordi sono stati:
- il Prefetto di Cosenza, Rosa Maria Padovano
- il responsabile Security di Anas, Roberto Piccinini
- il Commissario straordinario della SS 106, Luigi Mupo
- il Direttore dell’Ispettorato territoriale del Lavoro, Massimiliano Mura
- i rappresentanti sindacali di CGIL, CISL e UIL
- i vertici provinciali delle Forze dell’Ordine
La partecipazione congiunta di istituzioni, sindacati e autorità è considerata un passaggio chiave per garantire un controllo capillare sull’intera filiera dei lavori.
Cosa prevedono i protocolli: monitoraggio totale, dal cantiere ai flussi finanziari
I documenti contengono un disciplinare operativo che consente:
- la verifica preventiva dei programmi di esecuzione
- il monitoraggio continuo delle imprese coinvolte
- il controllo dei flussi finanziari
- la tracciabilità e il controllo della manodopera
- la supervisione sulle condizioni di sicurezza nei cantieri
- il rispetto dei diritti contrattuali dei lavoratori
Tutte le informazioni confluiranno in una banca dati web, consultabile dagli enti competenti per garantire la massima trasparenza.
La Sibaritide: un territorio fragile che richiede vigilanza
La Prefettura sottolinea come l’area della Sibaritide presenti elementi di criticità che rendono necessario un monitoraggio rafforzato:
- tensioni sociali legate a vertenze occupazionali
- forte presenza di lavoratori immigrati
- fenomeni di sfruttamento della manodopera
- interessi della criminalità comune
- infiltrazioni della criminalità organizzata, tra le più pericolose della provincia
- tentativi di penetrazione nel tessuto imprenditoriale locale
Queste dinamiche sono già emerse durante la costruzione del Terzo Megalotto della SS 106, dove l’applicazione di protocolli simili ha contribuito a prevenire reati e a garantire un clima più sicuro per imprese e lavoratori.
I risultati già ottenuti e la Cabina di Regia
Le misure adottate nel Terzo Megalotto hanno prodotto:
- assenza di nuovi episodi delittuosi significativi
- maggiore percezione di sicurezza da parte delle imprese
- collaborazione costante con sindacati e attori sociali
La conferma arriva anche dalla Cabina di Regia, organismo previsto dai protocolli e dedicato all’analisi di criticità e al coordinamento operativo. La Prefettura suggerisce che, vista la natura dei cantieri, tale organismo potrebbe essere unificato per seguire in modo coordinato sia la Variante sia il Terzo Megalotto, creando un’unica piattaforma di confronto e monitoraggio.
Conclusione
I nuovi protocolli di legalità per la SS 106 Jonica rappresentano un tassello fondamentale per garantire la realizzazione dell’opera in un clima di sicurezza, trasparenza e tutela dei lavoratori.
Un passo concreto per lo sviluppo della Sibaritide e del Medio-Alto Ionio, aree che attendono da anni infrastrutture moderne capaci di favorire crescita economica e mobilità sostenibile.