Raduno Lega, Salvini: "Sarò candidato premier per dare mano libera alle forze dell'ordine"
Politica Lombardia

Raduno Lega, Salvini: "Sarò candidato premier per dare mano libera alle forze dell'ordine"

lunedì 18 settembre, 2017

PONTIDA, 18 SETTEMBRE – Il Segretario Federale della Lega Nord, Matteo Salvini, ha ribadito i principali punti del suo programma di Governo dall’annuale raduno del Carroccio a Pontida. Il pratone, su cui da anni viene allestito il palco dal quale parlano i leader leghisti, è stato ancora una volta riempito dai sostenitori del Carroccio, accorsi non soltanto dal Nord, ma anche con pullman provenienti da altre zone d’Italia. [MORE]

Dal palco, Salvini ha dichiarato che da questo raduno è partita una lunga marcia attraverso la quale la Lega ed i movimenti che la appoggiano hanno intenzione di cambiare il Paese, “nel nome del lavoro, della sicurezza e della democrazia”. Rispondendo alle domande dei giornalisti sulla questione-fondi, il Segretario Federale ha affermato che il programma verrà portato avanti anche senza soldi e che al limite verrà chiesto un contributo agli iscritti, ma si è detto in ogni caso sicuro del fatto che in qualsiasi condizione economica otterrà successo elettorale alle prossime consultazioni, a tal punto da autodefinirsi più volte “il prossimo Presidente del Consiglio” nel corso del comizio.

Tra i propositi principali del programma, c’è quello di dare mano libera alle forze dell’ordine per garantire pulizia e sicurezza, nonché di cancellare tutte le riforme dei Governi precedenti, a partire dalla legge Fornero, dal Jobs Act, dalla Buona Scuola e dall’obbligo dei vaccini. Salvini ha inoltre annunciato di essere intenzionato a spingere per l’abrogazione delle leggi Mancino e Fiano (che condannano gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista), che egli ha paragonato ai “bavagli” del regime sovietico. Il Segretario ha poi invitato ancora una volta la Magistratura a far bene il proprio lavoro, a “combattere la mafia ed evitare la politica”; infine, ha chiesto chiarezza all’Europa sui grandi temi che coinvolgono il nostro Paese, asserendo che gli Italiani saranno altrimenti legittimati a ritenersi “padroni in casa propria” e dunque comportarsi di conseguenza.

Nel corso del suo intervento, Salvini ha anche ringraziato i suoi predecessori, ma non ha citato direttamente Umberto Bossi, il fondatore della Lega e tra gli ideatori del raduno annuale sul cosiddetto “sacro prato”. Bossi è coinvolto nello scandalo della distrazione di fondi del suo partito ed è stato rinviato a giudizio per il reato di appropriazione indebita, ma è la prima volta che gli viene imposto il silenzio da Pontida (escludendo l’edizione del 2004, anno in cui era stato colpito da un ictus cerebrale). L’ex leader del Carroccio ha dichiarato di essere arrabbiato e di non essersi aspettato il veto, nonostante le polemiche degli ultimi mesi con Salvini, accusato dallo stesso Bossi di aver “tradito il Nord”. Nel prossimo futuro è possibile quindi che lo storico fondatore della Lega esca dal partito per unirsi al nuovo movimento Grande Nord, fondato dall’albergatore indipendentista Roberto Bernardelli e da Marco Reguzzoni, già capogruppo LN alla Camera e fedelissimo del Senatur.

 

Francesco Gagliardi

 

Fonte immagine: ilcomizio.it


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
Politica.