Referendum Catalogna, perquisizioni e arresti nella sede del governo locale
Estero Lazio

Referendum Catalogna, perquisizioni e arresti nella sede del governo locale

mercoledì 20 settembre, 2017

BARCELLONA, 20 SETTEMBRE – Questa mattina è stato arrestato Josep Maria Jovè, il braccio destro del vice presidente catalano, Oriol Junqueras, insieme ad 11 tra funzionari ed esponenti del governo catalano. Sono tuttora in corso perquisizioni da parte della Guardia Civile nazionale negli uffici dell’esecutivo locale, per impedire l’organizzazione del referendum sull’indipendenza della Catalogna previsto per il 1 ottobre. La Guardia Civile si è anche introdotta nel Centro Telecomunicazioni regionale. La stampa spagnola scrive che le perquisizioni di questa mattina sono state fatte nei dipartimenti degli Interni, degli Esteri e dell’Economia.[MORE]

Davanti alla Generalitat si sono riunite decine di manifestanti per protestare contro questa azione dei militari spagnoli. La folla grida “Indipendenza”, “Vogliamo essere liberi”, “Vergogna”.

Il primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy ha difeso la decisione del governo: “I giudici si sono espressi contro il referendum, come democrazia abbiamo l’obbligo di far rispettare la sentenza”. La sindaca di Barcellona, Ada Colau, ha definito “scandoloso” l’operato della guardia civile nella città. La sindaca ha proseguito affermando che “è uno scandalo democratico che si perquisiscano le istituzioni e si arrestino cariche pubbliche per motivi politici. Difendiamo le istituzioni catalane”.

Nei giorni scorsi il presidente della Catalogna, Carles Puigdemont, aveva firmato il decreto per convocare la consultazione popolare. La Corte Costituzionale ne aveva però sospeso l’efficacia: Madrid considera infatti il referendum come illegale e non terrà conto dell’esito. Circa 700 sindaci catalani su 948 hanno promesso l’apertura regolare dei seggi per il 1 ottobre, ma la Procura di Stato ha aperto un fascicolo nei loro confronti e Madrid ha dato un ultimatum finanziario alla comunità regionale. Puigdemont ha convocato una riunione d’urgenza di tutti i suoi ministri dopo il blitz delle forze dell’ordine.

Carlo Mele
Immagine da: ilmessaggero.it
 


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