REGGIO CALABRIA, 28 GENNAIO 2015 - Si è concluso a Reggio Calabria, nella tarda serata di ieri, il processo celebrato con rito abbreviato dinnanzi al gup (giudice per le udienze preliminari) Antonino Laganà. Il risultato emerso dal processo, conclusosi con la sentenza pronunciata in aula dal giudice, è stato di 55 condanne e 34 assoluzioni.
[MORE]
Tutto era nato con l'operazione denominata "Ada", condotta nel mese di febbraio 2013 dai Carabinieri di Reggio Calarbia, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia reggina, sfociato nell'arresto di 65 persone appartenenti o vicini alla 'ndrangheta territoriale affiliata alla cosca "Iamonte" di Melito Porto Salvo (RC).
Nel corso delle complesse indagini, era emerso che tutto il territorio della fascia del basso jonio reggino, era controllato dalla cosca "Iamonte" che, unitamente alla cosca "Paviglianiti" che operava a San Lorenzo e Bagaladi (RC), si era attestata come una delle più consolidate ed importanti organizzazioni criminali della provincia reggina. L'operazione ha avuto la sua conclusione ieri sera, quando il gup Antonino Laganà, accogliendo parzialmente le richieste dei pm Antonio De Bernardo e Luca Miceli, ha letto la sentenza di condanna per 55 imputati con pene che superano complessivamente i 300 anni.
Pasquale Rosaci (fonte immagine: cinquequotidiano.it)