GENOVA, 02 APRILE 2015 - Silvio Berlusconi e Matteo Salvini hanno siglato l’accordo sulle Regionali. La conferma è arrivata ieri sera, Forza Italia sosterrà il presidente uscente Zaia in Veneto e la Lega farà lo stesso con l’europarlamentare Toti in Liguria.[MORE]
Ieri Salvini si era limitato a definire Toti “una brava persona”, nel pomeriggio il segretario del carroccio si è recato a Genova per spiegare al Consiglio Nazionale ligure la nuova alleanza. A cose ufficializzate poi ha sostenuto “se gli alleati ci chiedono di fare un passo indietro per vincere noi lo facciamo”. L’obiettivo è quindi la vittoria, ma Salvini ammette altresì di voler “raddoppiare” i voti presi lo scorso anno.
Con Zaia in Veneto e Toti in Liguria il cavaliere e il leader del carroccio sono convinti di riuscire a contrastare il Pd, vincendo nella regione del nord - est e piazzandosi bene anche in Liguria dove la fuoriuscita del partito di Civati ha messo in difficoltà la candidata democratica Raffaella Baita. In Toscana invece i due partiti andranno separati, anche se l’auspicio è quello di giungere al ballottaggio come previsto dall’Italicum. In Campania invece Salvini non presenterà liste autonome, liste “Noi con Salvini” che invece saranno presenti con ogni probabilità in Puglia. In Umbria, il candidato comune sarà Claudio Ricci, sindaco di Assisi.
L’intesa per correre insieme alle prossime elezioni regionali era già archiviata da giorni, non scevra di malumori da entrambe le parti. Il più arduo “sacrificio” sofferto tra le file dei leghisti riguarda la decisione di cambiare cavallo in corsa in Liguria dove il vicesegretario del carroccio Edoardo Rixi deve cedere il posto a Giovanni Toti.
A palazzo Grazioli infatti, Silvio Berlusconi ribadisce la sua linea programmatica contenuta nella bozza dell’accordo: “in Liguria correrà un candidato azzurro”. L’alternativa per Forza Italia sarebbe stata l’assenza di accordo. Ieri, durante un pranzo a palazzo Grazioli, Gianni Letta, Fedele Confalonieri e Niccolò Ghedini hanno discusso , assieme al cavaliere e al senatore di Forza Italia Denis Verdini, di regionali e soprattutto del post elezioni amministrative. L’atmosfera raccontano sia stata tesa, con Berlusconi che ha elogiato diverse volte le modalità di ascesa al potere di Sarkozy, convinto che anche gli azzurri debbano andare da soli alle politiche.
Ad inasprire gli animi sarebbe potuta essere la discussione circa le divergenti posizioni tra Verdini e i berlusconiani, che invece ci si aspetta entri nel vivo dopo la pausa pasquale quando la legge elettorale verrà implementata. Dopo l'addio di Sandro Bondi e Manuela Repetti che oggi hanno incontrato Raffaele Fitto (la decisione di vedersi è stata concordata nel corso di una telefonata) dentro il partito continuano le tensioni. Toti punta il dito contro gli ex senatori azzurri, convinto che dopo l'abbandono del partito debbano arrivare le dimissioni da palazzo Madama "se non si riconosco più in Forza Italia". "Toti dice coglionerie", sostiene Maurizio Bianconi contro il consigliere politico azzurro e aggiunge, sarcastico a proposito della candidatura in Liguria, “la Regione ha già avuto le sue tragedie…”. Dal canto suo, al termine di una riunione del Consiglio regionale ligure, Matteo Salvini dice "Ci sacrifichiamo, ma non ci sono scambi". Il leader del carroccio ha sottolineato quindi che il suo schieramento "punta a vincere e ad essere il primo partito".
Luna Isabella