Politica

Regione Molise: paralisi amministrativa predetta dal consigliere Nicola Cavaliere

CAMPOBASSO, 8 LUGLIO 2013 -  Nicola Cavaliere il Consigliere regionale del Popolo della Libertà aveva già predetto, in una nota del 10 maggio 2013, lo stato di paralisi amministrativa che attualmente la Regione Molise sta vivendo e che sono provocate dalla ricerca da parte della Giunta Frattura di una soluzione alla prima crisi politica della maggioranza. Cavaliere aveva, dunque, cercato di attirare l'attenzione su quelli che sarebbero potuti essere i pericoli per l'amministrazione, a causa della condotta di questa maggioranza. Così, il consigliere, aveva commentato:

“Il danno purtroppo rischia di essere non solo d’immagine (la stampa nazionale ha tra l’altro già ampiamente messo in risalto la vicenda), ma anche sostanziale. Il mancato rispetto dei tempi per la modifiche imposte dalla Legge 174 (sulla trasparenza e sulla riduzione dei costi degli enti territoriali) potrebbe creare penalizzazioni in merito al trasferimento di risorse tra Stato e Regione, procurando un danno enorme per la nostra comunità e per quegli investimenti che dovrebbero rilanciare l’occupazione e garantire un futuro a questa terra”.

In seguito al monito, lanciato due mesi fa e non ascoltato, ora il Nicola Cavaliere così interviene:

“Attraverso una mozione avevamo chiesto al Governatore di promulgare lo Statuto e ammonito la maggioranza sulle gravissime conseguenze che sarebbero scaturite dalla mancata attuazione del decreto 174. Purtroppo l’appello è rimasto inascoltato. E non c’è stata data in queste settimane nemmeno l’opportunità di affrontare l’argomento in Aula e di dare magari il nostro contributo, perché la maggioranza è sparita e ha 'abbandonato' Palazzo Moffa. Chiusa negli uffici di Via Genova per lunghi e interminabili vertici su questioni interne alla coalizione e non sul futuro e sulla sopravvivenza della Regione”.

“E’ semplice adesso scaricare le responsabilità sull’intera classe politica e chi lo fa ha probabilmente l’obiettivo nemmeno troppo celato di allentare le pressioni su una maggioranza ormai indifendibile e completamente allo sbando, secondo la collaudata regola del ‘tutti colpevoli, nessun colpevole’. Proprio nella nota inviata il 10 maggio scorso avevo messo in guardia il presidente Frattura pure sulle ricadute che tali condotte avrebbero avuto nel rapporto politica-cittadino. Ora che la bomba è esplosa lui e la sua Giunta non potranno più scappare e dovranno rispondere di tutto dinanzi al popolo molisano”.

(Fonte: BachecaTermolese) [MORE]