Economia

Regione, tagliati i buoni scolastici e socio-sanitari ma non i finanziamenti a papiri e zelanti

PALERMO, 26 MAGGIO 2012 – Esattamente sette giorni fa parlavamo dei tagli alla società Gestione Servizi Impianti Pubblici e delle strane decisioni prese per quanto concerne la redistribuzione dei finanziamenti, che nel capoluogo aveva favorito il canile municipale a discapito del servizio – offerto proprio dalla Gesip – per il trasporto disabili, portando una cinquantina di persone interessate al problema a protestare in piazza.

A quella situazione, già di per sé abbastanza criticabile (non me ne vogliano gli animalisti) oggi se ne aggiunge un'altra che, oltre ad essere altrettanto – e forse ancor più – criticabile, ha anche un suo lato tragicomico. Ma andiamo con ordine.

«La commissione Bilancio dell'Assemblea regionale, all'unanimità ha deciso di destinare i fondi riservati all'erogazione del buono scuola nel 2012, ad altri obiettivi ritenuti al momento prioritari», si leggeva in una nota della Regione nei giorni scorsi. Secondo l'ente regionale, dunque, sia il buono-scuola che quello socio-sanitario quest'anno avranno minori fondi, destinati invece a finanziare progetti dalla evidente maggiore priorità. Talmente evidente da essere state votate all'unanimità.[MORE]
Trentacinque milioni in meno ai Comuni, dunque, per queste due voci (sei milioni in meno al fondo per il ticket sanitario e 5,6 per il buono-scuola) e ripristino della tanto chiacchierata “ex tabella H” - cancellata da Carmelo Aronica, il Commissario inviato dal governo nazionale nell'ultima Finanziaria e diventata “allegato 1 ” nel nuovo disegno di legge regionale – che vanno ad aggiungersi alla riduzione dello stanziamento per gli enti locali già deciso durante l'approvazione del bilancio.

Scoppia, dunque, la solita corsa alla dichiarazione di denuncia. «Questa non è politica ma malapolitica» – ha immediatamente fatto sapere Michele Cimino di Grande Sud, il cartello di partiti che fa riferimento a Gianfranco Micciché. «Le stesse risorse» - conclude il deputato regionale ed ex assessore al Bilancio - «potevano essere prelevate da altri ben capienti capitoli del bilancio della Regione cercando così di evitare che a pagare fossero i più deboli». Magari togliendo qualcosa proprio a quella fondazione intitolata a Leonardo Sciascia, destinataria di 134.000 euro, che vede proprio in Cimino uno dei maggiori “sponsor”. Per non parlare di tutti gli enti vicini al Partito Democratico come il Comitato Permanente per il Partenariato Euro-Mediterraneo (Coppem) o il museo Mandralisca di Cefalù (142.000 euro). Non mancano naturalmente gli enti ecclesiastici, a cui sono stati destinati ben 606.000 euro né le squadre regionali di rugby, sport che meriterebbe ben più importanza in un paese troppo “calciofilo”, ma forse non ancora da giustificare i 600.000 euro destinategli.
Interrogativi, inoltre, dovrebbero sorgere sui 385.000 euro destinati alla Sagra del mandorlo in fiore e dei carnevali di Sciacca, Acireale, Termini Imerese, Misterbianco, Barcellona Pozzo di Gotto, Trecastagni e Partanna Mondello o sui 66.000 euro assegnati all'Istituto internazionale del papiro – che in questi anni ha trovato risposta a quesiti come l'origine del papiro fornendo al contempo un contributo alla salvaguardia dei papiri del fiume Ciane - o, ancora, i 97.000 euro all'Accademia degli zelanti e dei dafnici, che “mette a disposizione di tutti ciò che possiede per fermare l'imbarbarimento e aiutare a crescere”, come si legge sul suo sito (qui la lista completa).

La scelta, dunque, è ormai chiara: le famiglie disagiate – a cui è stato tagliato il bonus scuola – magari non avranno la possibilità di dare un'educazione scolastica degna di tal nome ai propri figli, in compenso potranno sempre farli diventare esperti di papiri.

(foto: ilgiornaledipachino.com)
Andrea Intonti [senorbabylon.blogspot.it/]