Estero

Hollande-Renzi: "Contro l'Is coalizione ampia". Cameron vuole raid in Siria. Berlino invierà tornado

PARIGI, 26 NOVEMBRE 2015 - Continua l'offensiva diplomatica del presidente francese Francois Hollande alla ricerca di partner anti-Isis, dopo gli attentati del 13 novembre. Stamattina all'Eliseo ha incontrato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, quindi questa sera andrà a Mosca da Vladimir Putin, certo l'appuntamento più delicato vista anche l'escalation di tensione con la Turchia dopo l'abbattimento del caccia. Intanto, dopo Angela Merkel e Barak Obama ha trovato nel premier italiano appoggio per creare un fronte unito contro lo Stato islamico: "C'è la necessità di uno sforzo sempre più inclusivo, di una coalizione sempre più ampia per arrivare alla distruzione dell'Isis e del suo disegno atroce e allucinante", ha esordito Renzi. [MORE]

Il premier ha poi ringraziato il presidente francese "per l'iniziativa anche diplomatica che ha preso", uno "sforzo diplomatico" che "seguiamo con grandissimo interesse. E' un fatto positivo, pensiamo che debba arrivare alla conclusione necessaria, di avere non soltanto la necessaria reazione ma una strategia globale, diplomatica, militare, umanitaria, culturale e civile. Da questo punto di vista l'Italia conferma i suoi impegni a fianco della comunità Ue, della Francia e di tutta la coalizione dal punto di vista diplomatico".

Per sconfiggere il terrorismo "dobbiamo avere non soltanto la necessaria reazione ma una strategia globale, diplomatica, militare, umanitaria, culturale e civile", ha sottolineato Renzi, ricordando proprio per questo di non trascurare la crisi libica: "E' fondamentale dare priorità assoluta al dossier Libia che rischia di essere la maggiore emergenza". Renzi ha poi confermato gli impegni dell'Italia a livello europeo: "Siamo impegnati a livello militare, in molti casi con la Francia, e penso al Libano ma non solo: anche all'Iraq, Siria, Afghanistan, Kosovo e Africa, dove molto forte è l'impegno francese".

Nel pomeriggio è arrivata la notizia che Berlino invierà i Tornado nella guerra contro l'Isis "come conseguenza degli attentati di Parigi". La Germania metterà a disposizione della coalizione contro lo Stato islamico anche una nave da guerra ed almeno un aereo da rifornimento. Lo hanno deciso Angela Merkel e i ministri. 

In Gran Bretagna Cameron ha chiesto ai deputati di votare l'ok ai raid anti-Isis in Siria: "Dobbiamo colpire questi terroristi ora". Per il premier britannico si tratta di "interesse nazionale", oltre che schierarsi "con la Francia" dopo i fatti di Parigi. Cameron nega che i raid possano fare della Gran Bretagna "un bersaglio più grande" ed ha riconosciuto che la "la chiave in Siria è una soluzione politica", insistendo che dal punto di vista di Londra questa soluzione deve prevedere che il presidente Bashar al-Assad "se ne vada". Ma ha anche ripetuto che "non si può attendere che questo accada prima di assumere un'azione militare" su quella che ha chiamato "la roccaforte". Cameron ha comunque escluso un qualsiasi coinvolgimento di forze di terra britanniche.