Renzi alla 78° Fiera del Levante: "O l'Europa torna a fare l'Europa o noi non abbiamo più futuro"
Politica Puglia

Renzi alla 78° Fiera del Levante: "O l'Europa torna a fare l'Europa o noi non abbiamo più futuro"

sabato 13 settembre, 2014

BARI, 13 SETTEMBRE 2014 - Si è presentato con mezz'ora di ritardo all'inaugurazione della Fiera del Levante 2014 Matteo Renzi, dopo la dura contestazione in mattinata presso la Prefettura di Taranto. Nell'incontro alla Fiera del Levante, Renzi incontra non soltanto la Puglia, ma anche quel ceto produttivo a cui tanto si è rivolto nei giorni scorsi.Presenti all'evento anche Dario Stefàno (avversario di Emiliano alle primarie del PD pugliese), il presidente della Regione Nichi Vendola e il sindaco di Bari Antonio Decaro[MORE]

Il discorso del Premier

Dopo l'esecuzione dell'inno nazionale dall'Aeronautica Militare e il saluto del sindaco Decaro, Renzi affronta le tematiche strettamente legate all'economia. Prima che il Premier prenda la parola, Decaro saluta Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, soffermandosi sull' "accoglienza", che contraddistingue i baresi a 23 anni dal primo sbarco di immigrati albanesi in Puglia.

Con alcuni dati, Decaro si lamenta per la mancanza di risorse, che incide sui bambini non accompagnati che arrivano da contesti di guerra. "Sul tema come l'accoglienza (...), le città di frontiera del Sud non possono essere lasciate sole. (...) A te e al ministro Mogherini l'augurio di tutti noi". Decaro poi conclude ringraziando sia Vendola che Renzi per la loro visita al Gargano.

Infine, Decaro insiste sul lavoro: è stato chiesto ad Alfano un aumento delle forze dell'ordine, ma, spiega Decaro: "La vera forza dell'ordine è il lavoro", passando poi per la scuola, "(...) anche tra cent'anni la priorità. Migliorando la scuola, possiamo migliorare la Storia".

Poi è il turno di Renzi, che risponde alle parole di Decaro con affetto. "All'interno dell'Eurozona, l'Italia non è ancora ripartita" spiega Renzi, facendo un riferimento alla crisi ucraina "A chi riduce il tutto alla questione energetica, fa un errore tragico. Per la prima volta, alcuni Paesi usciti dalla dittatura ora vengono meno" (qui il riferimento è alla Siria e alla situazione in Medioriente).

 "O l'Europa torna a fare l'Europa o noi non abbiamo più futuro!" è la dichiarazione di Renzi. "Rivendico alla politica il compito di costruire il futuro. L'Europa non sarà uno spread, ma un simbolo di civiltà politica". "Noi abbiamo la riformite: dobbiamo rendere questo Paese in grado di fare quello che abbiamo sempre fatto per secoli".

Per Renzi tre priorità: l'Europa non è un maestro o un nemico e questo atteggiamento va cambiato, "Se fai il banchiere, devi correre il rischio" spiega Renzi per il secondo punto, concludendo infine sulla Pubblica Amministrazione, semplificando le pratiche.

"Non vogliamo che su Taranto ci sia la sconfitta della dignità dell'uomo. Dobbiamo dimostrare che Taranto e la siderurgia si possono coniugare la dimensione ambientale e la creazione dei posti di lavoro" è la conclusione di Renzi.

La contestazione a Taranto

Nella sua prima visita da Premier a Taranto, Matteo Renzi è stato contestato davanti alla Prefettura. I cittadini si erano organizzati la sera prima sui social network e chiedono al Premier attenzione alle conseguenze delle esalazioni dell'Ilva sul territorio.

Renzi ha risposto a distanza alle contestazioni: "In queste ore si è sbloccato il prestito ponte sono stati pagati gli stipendi, ma il prestito ponte è un'operazione transitoria. Venendo in Puglia per la Fiera del Levante penso che fosse doveroso venire a Taranto penso che da molto tempo un Presidente del Consiglio non venisse qui e penso che sarei stato un vigliacco se non fossi venuto a Taranto. Qui abbiamo questioni molto importanti ed assumo l'impegno di venire entro la fine dell'anno per rifare il punto della situazione". (Fonte dichiarazione Bari Repubblica.it)

Pur avendo parlato con il sindaco Ezio Stefàno, Renzi non riesce a parlare con i pediatri che lavorano con i bambini ammalati. Renzi si scusa velocemente, allontanandosi dai manifestanti e promettendo un suo incontro. I pediatri tarantini hanno risposto così: "Rimaniamo in attesa di poterla incontrare personalmente al più presto per presentare le gravi ed eccezionali problematiche sanitarie ed ambientali in cui versa la città di Taranto". (fonte dichiarazione Bari Repubblica.it)

Annarita Faggioni


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