ROMA, 13 FEBBRAIO 2014 – Una notizia positiva arriva dal fronte della libertà di stampa: nell'annuale classifica mondiale di Reporters sans frontières (Rsf) l’Italia si piazza al 49° posto su 180 paesi, guadagnando nove posizioni rispetto al 2013.
L’organizzazione, puntando l’attenzione sull'Europa meridionale, evidenzia come «l'unico sviluppo positivo si registra in Italia, finalmente uscita da una spirale negativa e che sta preparando una legge incoraggiante per depenalizzare la diffamazione a mezzo stampa».
Si tratta di un riconoscimento lusinghiero, dopo le dure critiche dello scorso anno: il nostro Paese ora è inquadrato nella categoria degli stati con una «situazione piuttosto buona», contrassegnata dal colore giallo.[MORE]
Nel rapporto presentato a Parigi da Rsf, le prime posizioni sono occupate come nel 2013 da Finlandia, Olanda, Norvegia e Lussemburgo. La Francia scende di 2 punti (dal 37° al 39°); ne perde ben 4 il Regno Unito (da 29° a 33°); in regresso anche gli Stati Uniti, indietro di ben 13 posizioni (ora al 46°); migliora, invece, la Germania (dal 17° al 14°).
Tra gli ultimi della classe la Siria, martoriata da quasi 3 anni di guerra civile - dove sono morti oltre 130 tra giornalisti e operatori dell'informazione -, seguita dal Turkmenistan (178°), dalla Corea del Nord (179°) e dall'Eritrea (180°).
(Foto: internazionale.it)
Domenico Carelli