Economia

Richard Ginori: Gucci la salva aggiudicandosi gara per 13 mln

FIRENZE, 22 APRILE 2013 - Nell'ambito della procedura competitiva indetta dal Tribunale di Firenze, per l’acquisto di Richard Ginori - la cui procedura per la cessione dell’azienda Richard Ginori si è conclusa oggi - il gruppo del lusso italiano Gucci, (che fa capo al colosso francese del lusso Kering, nuovo nome di Ppr) è risultato l’unico offerente. Così, uno dei brand italiani della moda si è aggiudicato la Richard Ginori, storica azienda delle ceramiche di Sesto Fiorentino in fallimento.

Come ha puntualizzato Gucci in un comunicato che ufficializza il buon esito della gara d’acquisto: «L'operazione conferma lo spirito di attenzione e investimento dell'azienda sul territorio fiorentino. L’obiettivo dell'operazione è il rilancio dello storico marchio fiorentino, sinonimo da sempre di qualità, artigianalità e made in Italy, gli stessi valori alla base del successo del marchio Gucci».

Nello specifico, l’offerta per l'acquisto di Richard Ginori – che il gruppo del lusso aveva presentato lo scorso 26 marzo (l'unica pervenuta oggi alla scadenza dei termini) tramite una sua controllata – è di 13 milioni di euro e prevede anche l'impiego di 230 lavoratori. Il closing dell'operazione e' previsto il 22 maggio. [MORE]

Comunque sia, mentre oggi alle 15 si è assistito all'aggiudicazione provvisoria, per quella definitiva occorrerà attendere che venga siglato l'accordo sindacale, il quale dovrà prevedere - come anticipato - il riassorbimento di 230 dipendenti su 305, condizione sospensiva posta dal gruppo della moda, per il perfezionamento dell'acquisto. A tal riguardo, si registra il malcontento dei sindacati confederali e Cobas. Quest’ultimi hanno già annunciato di voler proporre contratti di solidarietà per il riassorbimento di tutti i dipendenti.

Ricordiamo che la Richard-Ginori - fondata nel 1735 dal marchese Carlo Ginori – nota oggi come Richard-Ginori 1735 SpA, è stata dichiarata ufficialmente fallita il 7 gennaio del 2013. Un altro pezzo di storia del Mady in Italy che si conclude, ma che – grazie all’acquisto di Gucci – potrà conservare la sua identità italiana.

(fonte: Il Sole 24 Ore)

Rosy Merola