Separazione delle carriere, nuovi posti in carcere e alternative per i tossicodipendenti: ecco cosa prevede il piano del governo
ROMA – In un video pubblicato su YouTube, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha illustrato tre importanti provvedimenti approvati dal governo, toccando temi centrali del programma di centrodestra: giustizia, sicurezza e riforma del sistema carcerario. Tra questi, spicca la separazione delle carriere in magistratura, un nuovo piano straordinario per le carceri e un disegno di legge che offre un percorso alternativo alla detenzione per i tossicodipendenti.
Il Senato approva la separazione delle carriere: cosa cambia per la magistratura
Uno dei punti più significativi riguarda l’approvazione in seconda lettura, da parte del Senato, della riforma costituzionale che introduce la separazione delle carriere tra pubblici ministeri e giudici. Secondo Meloni, questo è “un passo avanti fondamentale” per assicurare ai cittadini il diritto al giusto processo, interrompere la logica delle correnti nel CSM e ridare autorevolezza alla magistratura.
La riforma, che ora dovrà tornare alla Camera e poi di nuovo in Senato, prevede:
- Impossibilità di passare da PM a giudice (e viceversa) durante la carriera.
- Sorteggio per i membri del Consiglio Superiore della Magistratura.
- Una giustizia disciplinare autonoma, non più influenzata dalle correnti.
Meloni ha sottolineato che l’Italia aspetta questa riforma da decenni e che il governo andrà avanti “con decisione”.
Un piano da 750 milioni per 10.000 nuovi posti in carcere
Il secondo annuncio riguarda l’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, di un piano straordinario per l’edilizia penitenziaria, con un investimento di oltre 750 milioni di euro. Il progetto prevede la creazione di circa 10.000 nuovi posti detentivi entro il 2027, con l’obiettivo di:
- Ristrutturare strutture esistenti.
- Costruire nuovi istituti penitenziari.
- Riqualificare immobili storici non più adatti alla detenzione.
Secondo Meloni, è finito il tempo in cui si adeguavano i reati alla capienza delle carceri: “Uno Stato giusto adegua le carceri al numero di condannati, per garantire la certezza della pena”.
Previsto anche un incremento del personale della polizia penitenziaria, con 1000 nuove assunzioni già nella prossima legge di bilancio.
Tossicodipendenza e reati minori: alternativa al carcere con le comunità terapeutiche
Il terzo provvedimento riguarda la detenzione domiciliare in comunità terapeutica per tossicodipendenti che abbiano commesso reati collegati all’uso di droga. Il disegno di legge consente di scontare fino a 8 anni in regime alternativo, a condizione di intraprendere un percorso di recupero concreto e verificabile.
L’intento è duplice:
- Offrire una seconda possibilità a chi ha commesso reati legati alla dipendenza.
- Migliorare la sicurezza complessiva, eliminando una delle cause più frequenti di criminalità.
Come ha spiegato Meloni, “il tossicodipendente potrà scegliere la comunità invece del carcere, iniziando un cammino di riscatto personale”.
Le reazioni: favore del governo, critiche da opposizioni e ANM
Se da un lato il governo ha salutato con entusiasmo l’approvazione del ddl, dall’altro le opposizioni e l’Associazione Nazionale Magistrati hanno espresso forte preoccupazione, parlando di un rischio per l’equilibrio democratico e per l’autonomia della magistratura.
L’ANM teme una giustizia più esposta al potere politico e ha annunciato iniziative pubbliche e legali per contrastare la riforma, soprattutto in vista di un possibile referendum confermativo, se il testo non dovesse ottenere i due terzi dei voti in Parlamento.
Conclusione: “Risposte concrete e rispetto del programma”
Meloni ha definito la giornata “una giornata di risposte concrete e di impegni mantenuti”, sottolineando la coerenza con il programma elettorale e la volontà del governo di trasformare in realtà le promesse fatte agli italiani.
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