Riforma della maturità 2025: nuove regole per l’orale e commissioni ridotte
Valditara: "Prova orale con quattro materie, valutate anche attività extra scolastiche"
ROMA – 4 settembre 2025. Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge che introduce importanti novità per l’esame di maturità 2025. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha illustrato i punti principali della riforma, destinata a incidere profondamente sulla struttura della prova orale e sull’organizzazione delle commissioni.
Orale rinnovato: quattro materie e bocciatura per chi non sostiene la prova
Il cambiamento più rilevante riguarda l’esame orale di maturità, che sarà composto da quattro materie stabilite a gennaio. Viene abolita la discussione sul documento finale, considerata fonte di ansia dagli studenti, per lasciare spazio a un colloquio più diretto e focalizzato.
Giuseppe Valditara: “Abbiamo deciso di modificare l’orale in profondità. Scompare la discussione sul documento che aveva sollevato perplessità e ansie negli studenti. L’orale diventa più serio e sereno, concentrato su quattro materie. Chi non svolge regolarmente la prova sarà automaticamente bocciato”.
Commissioni ridotte e più formazione per i commissari
Un altro punto centrale della riforma riguarda la composizione delle commissioni d’esame, che passeranno da sette a cinque membri.
Secondo quanto dichiarato dal ministro, questa riduzione consentirà risparmi economici che verranno reinvestiti in corsi di formazione per i futuri commissari. L’obiettivo è garantire una preparazione più adeguata e un riconoscimento economico maggiore a chi ricopre questo ruolo.
Alternanza scuola-lavoro: cambia il nome e si rafforza il collegamento con le imprese
La riforma interviene anche sull’ex alternanza scuola-lavoro, che non si chiamerà più PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), ma diventerà formazione scuola-lavoro, per sottolineare l’importanza del legame tra istruzione e mondo professionale.
Valditara ha inoltre ribadito che il percorso 4+2 diventa ordinamentale, quindi obbligatorio laddove sia possibile attivare questa filiera, che affianca al percorso quinquennale tradizionale una formula alternativa per rafforzare le competenze degli studenti.
Una valutazione a 360°: contano anche attività sportive e culturali
La riforma introduce una prospettiva più ampia nella valutazione dello studente. Oltre a competenze e conoscenze acquisite, verranno presi in considerazione aspetti come autonomia, responsabilità e impegno personale.
Giuseppe Valditara: “La valutazione a 360° della persona diventa fondamentale. Saranno valorizzate anche le attività sportive, culturali ed esperienze extra scolastiche che dimostrino senso di responsabilità e impegno”.
Con questa riforma, il governo punta a rendere l’esame di maturità più vicino alle reali competenze degli studenti e più coerente con il loro percorso formativo, sia dentro che fuori le aule.
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