Riforma PA via libera della Camera, ora disegno di legge torna al Senato
Economia Lazio

Riforma PA via libera della Camera, ora disegno di legge torna al Senato

venerdì 17 luglio, 2015

ROMA, 17 LUGLIO 2015 - Via libera della Camera al disegno di legge delega in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.
 I voti a favore sono stati 253, i contrari 93 e gli astenuti 5.
 Ora il disegno di legge, poiché è stato approvato in seconda lettura con modifiche, tornerà all'esame del Senato per il via libera definitivo che il governo conta di ottenere prima della pausa estiva. [MORE]


Stretta sui dirigenti. Tra le misure principali del testo, la stretta sui dirigenti, uno dei capitoli fondamentali della riforma Madia: gli incarichi non saranno più a vita. Licenziamenti più facili anche per i vertici in caso di valutazione negativa. Due le possibilità: o lasciare l'amministrazione dello Stato, o accettare di passare da un incarico di dirigente a quello di funzionario. Inoltre in caso di azione disciplinare è previsto l’obbligo di portare a termine la pratica, senza escludere il ricorso alla sanzione più grave. Infine si prevede la revoca o il divieto dell'incarico in settori esposti al rischio corruzione, quando c'è una condanna (anche non definitiva) da parte della Corte dei Conti al risarcimento del danno erariale per condotte dolose, accogliendo dunque un emendamento presentato dal Movimento Cinque Stelle.


Concorsi pubblici
. Salta la barriera del voto minimo di laurea per la partecipazione ai concorsi della pubblica amministrazione. Marcia indietro anche sulla norma cosiddetta 'valuta-atenei' che introduceva nei concorsi pubblici il criterio del 'peso' dell'Università in cui ci si è laureati. Misura, contro la quale si erano sollevate numerose polemiche, che è stata prima approvata e poi stralciata dal testo.


Spending review. Il disegno di legge pone le basi per l’accorpamento della Forestale in un’altra forza, probabilmente i carabinieri per recuperare risorse. Nella stessa direzione va verso il taglio netto che potrebbe portare anche a un dimezzamento delle prefetture, quel che ne rimarrà andrà a finire nell'Ufficio territoriale dello Stato, punto di contatto unico tra P.A. periferica e cittadini. Si farà piazza pulita degli uffici doppioni tra ministeri e Authority. La scure cade anche sulle partecipate, verranno ridotte e sarà più facile il commissariamento. Drastica riduzione, infine, delle camere di commercio, con l’obiettivo di dimezzarle.


Facilitazioni e riorganizzazione. Molte le misure volte a razionalizzare le funzioni all’interno della Pubblica amministrazione e facilitare la digitalizzazione e il dialogo dei cittadini con la burocrazia. Le funzioni di controllo sui falsi malati e le relative risorse passano dalle Asl all'Inps. Le funzioni del pubblico registro automobilistico (PRA) passano dall'Aci al Ministero dei Trasporti a cui fa già capo la Motorizzazione.

Infine, viene istituito il numero unico europeo per le emergenze (112) su tutto il territorio nazionale con centrali operative regionali. Si tratta di un numero telefonico valido per tutta l’Unione europea che l'Italia non aveva ancora attuato subendo una procedura di infrazione europea nel 2006.

Tiziano Rugi

 


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