Italia-Estonia. Rino Gattuso, la prima vigilia da CT: emozioni, responsabilità e il futuro della Nazionale

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Italia-Estonia, Gattuso: "Stanotte non dormirò. Armani? Una grande perdita, mi disse che..."

L’allenatore azzurro parla di emozioni, tattica, giovani talenti e delle sfide che attendono l’Italia

Alla vigilia della sua prima partita ufficiale come Commissario Tecnico della Nazionale Italiana, Rino Gattuso si è presentato in conferenza stampa affrontando numerosi temi: dalle emozioni personali al ruolo dei giovani, passando per le scelte tattiche e la crescita dei calciatori italiani. Un debutto carico di responsabilità, ma anche di entusiasmo.

Emozioni e responsabilità

Interpellato sull’impatto emotivo della prima volta da CT, Rino Gattuso ha chiarito che non avrà molto tempo per lasciarsi trasportare dalle emozioni:

«Non avrò il tempo di emozionarmi. All’inno un po’ sì, vedendo magari i miei genitori in tribuna, ma poi la concentrazione sarà massima. Stanotte dormirò pensando alle correzioni da fare per la partita di domani».

L’ex centrocampista sottolinea come siano le responsabilità, e non l’ansia da esordio, a tenere sveglio un allenatore della Nazionale.

Trasparenza e rapporto con i media

Gattuso ha ribadito il suo stile di comunicazione diretto e senza filtri:

«Le bugie hanno le gambe corte. Io dico sempre la verità e mi aspetto lo stesso rispetto dai giornalisti. La trasparenza deve essere il nostro punto fermo, sia con la stampa che all’interno della federazione».

Un approccio che conferma la sua volontà di instaurare un rapporto chiaro e leale con l’ambiente.

Il caso Federico Chiesa

Un passaggio importante riguarda Federico Chiesa, escluso dalla lista Champions del Liverpool e non convocato in Nazionale:

«Con Chiesa ci siamo parlati chiaramente. L’ho visto non sicuro al 100%. Io voglio giocatori pronti, carichi. Non cambia nulla la lista Champions, deve lavorare per ritagliarsi spazio e minuti. La volontà di convocarlo c’era, ma non era il momento giusto».

Modulo e atteggiamento tattico

Alla domanda sul possibile atteggiamento offensivo, Gattuso ha risposto con equilibrio:

«Non è schierando tanti attaccanti che si fanno gol. Serve equilibrio. Le partite durano 90 minuti, non bisogna avere la smania di fare goleade. Rispetto per l’avversario e pazienza nel gioco saranno fondamentali».

Giovani e difficoltà strutturali del calcio italiano

Uno dei temi più sentiti dal tecnico riguarda i giovani:

«In Italia si gioca troppo poco. Sono stati chiusi tanti oratori, i ragazzi non giocano più per strada per ore come un tempo. Oggi tra kit e iscrizioni servono anche 500 euro l’anno: chi non può permetterselo resta indietro. I buoni giocatori ci sono, ma sono pochi».

Gattuso mette in evidenza la necessità di riforme strutturali e di un maggiore investimento nelle infrastrutture sportive.

Orgoglio e ricordo di Giorgio Armani

Non sono mancati momenti più emozionali, come il ricordo di Giorgio Armani:

«Una grande perdita per il nostro Paese. Un uomo di stile, classe e amore per lo sport. Ci ha rappresentati nel mondo e gli dobbiamo molto».

L’Estonia e la prossima sfida

Parlando degli avversari, Gattuso non sottovaluta l’Estonia:

«È una squadra che palleggia bene, costruisce dal basso e sa arrivare negli ultimi 30 metri con qualità. Dobbiamo pressare con i tempi giusti, altrimenti ci metteranno in difficoltà».

Cultura della vittoria e carattere azzurro

Infine, un messaggio diretto ai giocatori:

«Con la maglia azzurra non basta giocare bene, bisogna vincere. L’errore ci sta, ma non deve esistere l’idea di mollare. Voglio vedere una squadra umile e arrogante allo stesso tempo: umile nell’aiutarsi, arrogante nel provare la giocata difficile».

Conclusione

Il debutto di Rino Gattuso come CT dell’Italia si annuncia come un momento di svolta. Tra emozioni personali, scelte tecniche e riflessioni sul futuro del calcio italiano, il nuovo commissario tecnico porta con sé lo spirito battagliero che lo ha sempre contraddistinto, con la speranza di trasmetterlo anche alla sua Nazionale.

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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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