Pier Paolo Pasolini e Cutro: un convegno per riscoprire una pagina di storia
Un evento culturale per approfondire il rapporto tra Pasolini e il territorio calabrese
La figura di Pier Paolo Pasolini continua a essere oggetto di studio, confronto e riflessione, soprattutto nei territori dove il suo passaggio lasciò tracce profonde, discussioni e memoria collettiva. Tra questi luoghi, Cutro, in provincia di Crotone, occupa un posto significativo per via degli avvenimenti accaduti tra la fine degli anni ’50 e la prima metà degli anni ’60.
Per celebrare questo capitolo storico e culturale, il Centro Studi e Ricerche “Francesco Grisi” organizza il convegno dal titolo:
“Gli avvenimenti del 1959-1964 raccontati attraverso gli atti, i documenti e il vissuto dei protagonisti”
L’appuntamento è fissato per sabato 29 novembre alle ore 16:30 presso la Sala “Falcone e Borsellino” in Piazza Umberto I a Cutro.
Un programma ricco di testimonianze e documenti storici
L’evento approfondirà numerosi aspetti legati al rapporto tra Pasolini e la comunità locale, tra cui:
- L'articolo sulla rivista “Successo”
- La querela e lo scontro politico
- I manifesti e le deliberazioni istituzionali
- La rassegna stampa dell’epoca
- Il Premio Crotone
- Il celebre caso del Crocifisso di Cutro
- Il legame con l’opera "Il Vangelo secondo Matteo"
Si tratta di un’occasione preziosa per riflettere non solo sull’eredità culturale di Pasolini, ma anche su come un territorio possa cambiare nel tempo attraverso il confronto tra memoria, documenti e nuove generazioni.
Relatori e interventi previsti
L’incontro sarà moderato dalla giornalista Carla Monaco (TGR Rai Calabria) e introdotto dalla dott.ssa Pina Bruni, rappresentante del Centro Studi.
Interverranno:
- Salvatore Migale, già sindaco di Cutro
- Antonio Lorenzano, ex Assessore del Comune di Cutro
- Pino Fabiano, giornalista
- Michele Furci, scrittore e storico meridionalista
- Pierfranco Bruni, presidente del Centro Studi e Ricerche “F. Grisi”
La poetessa Palma Barletta leggerà alcune pagine tratte dagli scritti di Pasolini.
Un momento di partecipazione collettiva
Sono invitati a partecipare cittadini, appassionati di cultura, studenti, studiosi di letteratura, giornalismo e storia contemporanea, oltre a chi desidera conoscere meglio un episodio che ha inciso nella narrazione culturale del Mezzogiorno.
“La dott.ssa Pina Bruni rappresenta una figura di grande valore umano e culturale, un punto di riferimento per chi crede nella memoria come radice di consapevolezza. Sono certa che mio padre, Maurizio, avrebbe voluto che oggi fossi presente, perché lui ha sempre creduto in una comunità capace di ricordare, di riflettere e, soprattutto, di migliorare.
Essere qui oggi non significa soltanto rendere omaggio al passato: significa contribuire alla costruzione di un percorso più ampio, che guarda a una società moderata, capace di equilibrio e dialogo, ma allo stesso tempo animata dall’ambizione di una Pace autentica.
Una società che non si limita a esistere, ma che sceglie, consapevolmente, di educarsi, di ascoltare, e di mettere al centro rispetto, cultura e senso civico.