ROMA, 23 APRILE 2015 – Il fenomeno dell’abusivismo riguardante i taxi a Roma sembra dilagare sempre più. Un ragazzo coreano di 28 anni, sprovvisto di patente e di permesso di soggiorno, è stato infatti denunciato dalla polizia municipale di Roma con l’accusa di aver trasportato su un Van quattro passeggeri suoi connazionali. Ma non si tratta di un episodio isolato, bensì si tratterebbe di un episodio facente parte di un più vasto mercato caratterizzato dalla presenza di taxi abusivi, “da” e “per” gli aeroporti romani, dedicato a quegli stranieri che vengono a visitare la città. Un mercato, sembra, che coinvolgerebbe un numero piuttosto considerevole di conducenti di origine straniera (coreani appunto, ma anche bengalesi e cinesi).
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Il fenomeno dell’abusivismo a Roma non è certo nuovo. Ma la particolarità di questa “rete” sta nel fatto che sembra esserci dietro una vera e propria organizzazione, in quanto coloro che mettono piede a Roma per la prima volta, sanno già come muoversi e come comportarsi. Infatti, favoriti dal fatto di parlare la stessa lingua dei loro conducenti, nel momento in cui vengono fermati dalla polizia dichiarano di essere parenti o amici di questi ultimi e che, di conseguenza, non sono tenuti a pagare nulla per la corsa.
(foto: muoversiaroma.it)
Alessio Crapanzano