Cronaca

Sallusti evade i domiciliari: «Soltanto una provocazione politica, non lo rifarò»

MILANO, 1 DICEMBRE 2012 - «La mia prossima riunione la farò da evaso», parole e musica di Alessandro Sallusti ai microfoni di Tgcom24, che ha seguito in diretta l’arresto per evasione del direttore del Giornale. Sallusti aveva trascorso la notte nella sede de Il Giornale, dove la polizia, dopo essere entrata in redazione, lo ha prelevato e condotto nella sua abitazione. Dopo pochi minuti, però, verso le 12.45, Sallusti è uscito in strada, facendo scattare così la violazione dei domiciliari. Dal momento che la disposizione degli arresti domiciliari, firmata ieri dal giudice di sorveglianza Guido Brambilla, prevedeva che Sallusti potesse uscire solo dalle 10 alle 12, gli agenti della Digos sono subito intervenuti per arrestarlo e condurlo in questura, questa volta con l’accusa di evasione, per la quale il giornalista rischia una pena che va da uno a tre anni di reclusione.

Sallusti, comunque, aveva proposto su Twitter uno scambio alle forze dell’ordine in stile gangster movie: «Voi non violate la sede de Il Giornale, io mi consegno a San Vittore e poi fate quel che volete».[MORE]

Tuttavia, non si deve pensare alla violazione dei domiciliari come un tentativo di fuga, quanto di un gesto simbolico, «una provocazione politica» come lo stesso giornalista ha dichiarato davanti al giudice. Lo stesso giudice delle direttissime ha convalidato l'arresto per evasione, disponendo nuovamente gli arresti domiciliari per Sallusti, il quale ha assicurato che si impegnerà a rispettare le prescrizioni disposte nell'ambito della detenzione domiciliare, aspettando a casa della compagna Daniela Santanchè il processo per direttissima per evasione si terrà il 6 dicembre.

Il Giornale ha fortemente criticato l’intervento della polizia nella sede del quotidiano: «Una follia» si può leggere sul sito web. La Fmsi, dal canto suo, esprime «molto rammarico» sulla vicenda. Come riporta il Corriere della Sera, il segretario generale della Federazione nazionale della stampa italiana, Franco Siddi ha spiegato che «ora serve molta moderazione, buon senso, grande saggezza» e ha criticato la normativa vigente «vecchia e superata. la nostra linea è che per questo tipo di reati non si finisca in carcere».

Alessandro Sallusti deve scontare 14 mesi di reclusione dopo la condanna per diffamazione costatagli per due articoli apparsi su Libero al tempo in cui ne era direttore.

Foto: ilfoglio.it

Giovanni Gaeta