Aggiornamento storico per la sanità italiana: la Conferenza Stato-Regioni ha approvato i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), introducendo nuove prestazioni gratuite o con ticket per milioni di cittadini. Il ministro della Salute Orazio Schillaci parla di “un passo decisivo verso cure più moderne, accessibili e di qualità”.
Cosa cambia con i nuovi LEA 2025
Dopo otto anni dall’ultimo aggiornamento (DPCM 12 gennaio 2017), arrivano novità importanti nel sistema sanitario nazionale.
L’obiettivo è eliminare prestazioni obsolete, migliorare l’appropriatezza clinica e garantire maggiore equità nell’accesso alle cure.
Il nuovo pacchetto prevede:
- Screening neonatali estesi a 8 nuove malattie genetiche rare, tra cui Atrofia Muscolare Spinale (SMA) e Immunodeficienze combinate gravi (SCID).
- Nuovi programmi di prevenzione oncologica per le donne a rischio genetico di tumori alla mammella e all’ovaio, grazie all’analisi dei geni BRCA1 e BRCA2.
- Terapie psicoeducazionali per i disturbi dell’alimentazione, con sedute individuali e di gruppo.
- Esenzione dal ticket per tre nuove patologie croniche: sindrome fibromialgica, idrosadenite cronica suppurativa e malattia polmonare da micobatteri non tubercolari.
- Prestazioni specialistiche per il controllo della gravidanza fisiologica, garantendo maggiore supporto alle future mamme.
LEA aggiornati: un passo avanti per la sanità pubblica
Secondo il ministro Orazio Schillaci, questo aggiornamento “aumenta il numero di prestazioni offerte dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN), portando terapie più innovative e un’attenzione concreta ai bisogni di salute dei cittadini”.
Le Regioni hanno espresso parere favorevole sia sul DPCM con impatto economico diretto (stimato in circa 150 milioni di euro annui) sia sul Decreto “isorisorse”, a neutralità finanziaria, che aggiorna:
- gli elenchi delle malattie rare che danno diritto all’esenzione;
- le prestazioni di assistenza termale;
- i Diagnosis Related Group (DRG) per i ricoveri ospedalieri.
Screening e prevenzione genetica: focus su tumori ereditari
Una delle novità più significative riguarda la sorveglianza attiva delle donne a rischio genetico di tumori alla mammella e all’ovaio.
Il programma prevede due fasi:
- Identificazione delle varianti patogene dei geni BRCA1/2 nelle pazienti già affette.
- Screening regolare per le familiari sane risultate positive, con visite senologiche, ecografie, risonanze e consulenze specialistiche.
Si stima che oltre 10.000 donne ogni anno potranno accedere gratuitamente a questo percorso di prevenzione.
Le Regioni chiedono tempi certi e coordinamento
Le Regioni hanno ribadito l’importanza di un dialogo costante con la Commissione LEA del Ministero della Salute, sottolineando la necessità di garantire almeno 30 giorni per l’entrata in vigore dei nuovi provvedimenti, al fine di permettere l’adeguamento dei sistemi informatici centrali e locali.
Una sanità più equa e moderna
“L’approvazione dei nuovi LEA è un passo avanti che il Paese attendeva da troppo tempo”, ha commentato Ilenia Malavasi, deputata del Partito Democratico e membro della Commissione Affari Sociali.
Ora la priorità è rendere operativi i nuovi servizi nel minor tempo possibile, affinché ogni cittadino possa beneficiare di un sistema sanitario più moderno, efficiente e inclusivo.