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ROMA, 24 FEBBRAIO 2011 - Sempre più pazienti chiedono di essere trattati con il laser. I nuovi metodi basati sull’uso della luce permettono attraverso una terapia “soft” ed indolore di dire addio a fastidiosi inestetismi cutanei ma anche di risolvere vere e proprie patologie dermiche. [MORE]
Non tutti però sanno che esistono vari tipi di laser ed ognuno con una sua precisa funzione. Per problemi come rughe e primi segni del tempo per esempio esiste il Laser Co2 detto Gold Standard: attraverso la divisione dell’impulso luminoso in tante piccole colonne riesce a stimolare il collagene più efficacemente di qualsiasi prodotto cosmetico. Per chi avesse problemi si piccole varici alle gambe, couperose e eritrosi invece niente paura: c’è il Dye Laser che consente la coagulazione e la regressione dei capillari in evidenza, mentre per macchie e tatuaggi da eliminare il più adatto è il laser Q Switch capace di sciogliere i pigmenti.
Ma attenzione: bruciature, cicatrici e segni indelebili dovuti ad un uso sbagliato dei raggi sono sempre più frequenti. “La funzione dei laser è quella di scaldare ad altissime temperatura, disintegrare e tagliare” spiega Antonino Di Pietro, presidente della Società Internazionale -Italiana di Dermatologia, Plastica estetica ed Oncologica (Isplad) “E’ ovvio, perciò, che possono provocare ustioni, macchie, cicatrici e persino atrofie, se usati male. E’ come il bisturi: per minimizzare i rischi, il medico deve sapere come usarlo e come si comportano i diversi tessuti. Purtroppo però molti lo usano con superficialità e non stupisce che il numero di pazienti danneggiati dai laser sia in crescita “. Dunque la prudenza non è mai troppa.
Roberta Lamaddalena
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