ROMA, 26 MARZO- Domani il ministro dell’Interno incontrerà 12 carabinieri e 5 ragazzi coinvolti nel dirottamento del bus avvenuto a San Donato Milanese la scorsa settimana; fa sapere il Viminale: “ I ragazzi sono: Adam, che dopo aver nascosto il telefonino al terrorista è riuscito a chiamare i Carabinieri, fornendo indicazioni utili; Aurora che presa in ostaggio manteneva calma e sangue freddo; Fabio, che ha parlato con il terrorista cercando di dissuaderlo e tranquillizzarlo; Nicolò che si è offerto come ostaggio dopo la richiesta del terrorista; Ramy che è riuscito a chiamare i Carabinieri fornendo ulteriori informazioni”.
Nel frattempo pare che Matteo Salvini sia d’accordo con Luigi Di Maio nell’attribuire la cittadinanza italiana a Ramy, su richiesta del padre del ragazzo, ha detto il vicepremier: “Ramy ha dimostrato di aver capito i valori di questo paese, ma il ministro è tenuto a rispettare le leggi. Per atti di bravura o coraggio le leggi si possono superare.
Il padre di Ramy, Kaled Shehata, che ha appreso la notizia in diretta dalla trasmissione “Un giorno da Pecora” dichiara: “Io non ne so ancora niente, se così fosse sarei contentissimo e sarà contento anche mio figlio”.
A parlare è anche l’avvocato della famiglia di Adam, altro protagonista della vicenda, spiegando: “I signori Kalid e Hasnaa El Hamami non chiedono niente per se ,a chiedono che le autorità vogliano prendere in considerazione il comportamento eroico di Adam che ha contattato telefonicamente i carabinieri nel corso del sequestro per dare la posizione esatta dell’autobus declinando il proprio nome e cognome e contribuendo a salvare se stesso e propri compagni di classe, quale eminente servizio reso all’Italia ai sensi dell’articolo 9.2 della legge 91/1992 in quanto tale meritevole della concessione della cittadinanza italiana”.
Ludovica Portelli