Salvini vuole nazionalizzare Autostrade e ammette di aver votato il "Salva Benetton"
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Salvini vuole nazionalizzare Autostrade e ammette di aver votato il "Salva Benetton"

lunedì 20 agosto, 2018

ROMA, 20 AGOSTO - Com'era naturale immaginare, sono bastati pochi giorni e la tragedia di Genova è diventata occasione di scontro politico. Dopo essere stato attaccato dal Movimento 5 Stelle, il Partito Democratico ha risposto con l'ex governatrice del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, che in un tweet ha ricordato come la Lega (e Salvini) nel 2008 abbiano votato a favore del cosiddetto decreto "Salva Benetton". [MORE]


"Matteo Salvini votò a favore del cosiddetto 'Salva Benetton', che diede al gruppo le concessioni molto vantaggiose per Autostrade. Governava con Berlusconi. Ora non se lo ricorda più? Meglio rinfrescargli la memoria", ha scritto la Serracchiani.


Rilancia anche Piero Fassino, ex sindaco di Torino: "La convenzione Stato-Autostrade fu fatta dal governo Berlusconi, sopprimendo dal testo originario vincoli e obblighi per il concessionario. Salvini votò a favore, il PD contro. La Lega ha ricevuto contributi elettorali da Autostrade. Il Pd no. Di Maio e 5Stelle dicono il falso".


La replica di Salvini è arrivata ad Agorà: "Sì, è vero. È stato sicuramente un errore". Poi tenta di difendersi: "Da parte di chi ha governato per anni e anni e ha firmato e verificato le concessioni, un buon silenzio sarebbe opportuno".


Anche Matteo Renzi ha voluto dire la sua: "La nuova maggioranza ha strumentalizzato in modo squallido un evento tragico. I commentatori che fanno desumere da quella scena l'inizio di una nuova stagione della politica italiana sono superficiali come quelli che facevano il tifo per un'alleanza innaturale Pd-M5s", scrive l'ex sindaco di Firenze e premier.


Ribadisce poi Renzi: "La convenzione con le autostrade è stata fatta dal governo Berlusconi: nessuno dice che il deputato Matteo Salvini votò a favore e il Pd contro. I soldi da Autostrade li hanno presi la Lega come contributo elettorale e il premier Conte nella veste di avvocato." "Il no alla Gronda - continua Renzi - che pesa come un macigno in questa storia, viene da Beppe Grillo e Toninelli, dobbiamo andare all'attacco, non stare sulla difensiva". Conclude: "Dare la colpa al Pd per il ponte è ridicolo prima che vergognoso".


Tirato in ballo direttamente dal Movimento, anche il precedente ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha risposto alle accuse: "Dopo il crollo del ponte di Genova sono state dette troppe bugie, che tra l'altro disonorano i morti". "Non c'è stata nessuna proroga delle concessione dal 2038 al 2042 e nessuna secretazione degli atti" afferma il dem. "Non ci è mai stata segnalata la necessità di limitazione del traffico".


Sull'idea di nazionalizzare Autostrade per l'Italia, il ministro dell'Interno Salvini ha spiegato che "stiamo studiando e lavorando, sicuramente non faremo i regali che qualcuno ha fatto in passato, quando qualcuno ha firmato provvedimenti che hanno fatto guadagnare miliardi ai privati e pagare miliardi agli italiani". "Sono a favore di una sana compresenza tra pubblico e privato. Ma il pubblico deve controllare", spiega Salvini. Non molto d'accordo però il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, il leghista Giancarlo Giorgetti: "Non vedo i termini; non sono molto persuaso che la gestione dello Stato sia di maggiore efficienza".

[Foto: it.sputnik.com]


Danilo De Rosa


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